Le crisi epilettiche nella popolazione anziana costituiscono il sintomo neurologico più frequente dopo i disturbi conseguenti alla patologia cerebrovascolare e alle demenze
L’epilessia non insorge solo nella prima età, ma è una condizione sempre più presente anche tra gli anziani. Studi condotti in Europa e negli Stati Uniti confermano un netto picco di incidenza dell’epilessia a partire dai 65 anni. I dati mostrano tassi di incidenza significativamente più elevati negli anziani rispetto ai giovani e agli adulti. In Europa, ad esempio, si stima un’incidenza di 100 nuovi casi ogni 100.000 persone all’anno nella popolazione over 65, mentre nei bambini e negli adolescenti il tasso è di 70 e nei giovani adulti di 30. L’incidenza aumenta ulteriormente nella popolazione ultraottantenne, raggiungendo i 130 nuovi casi ogni 100.000 persone all’anno. Questi dati, diffusi da LICE, evidenziano una tendenza: con l’aumento dell’aspettativa di vita, è prevedibile un incremento dei nuovi casi di epilessia nella popolazione anziana.
Una malattia legata anche all’età geriatrica
L’incidenza dell’epilessia è più elevata nei Paesi a basso e medio reddito, dove le condizioni socioeconomiche giocano un ruolo determinante. Nei Paesi ad alto reddito, invece, si osservano due picchi di incidenza: il primo nel primo anno di vita e il secondo dopo i 75 anni. In Italia, si registrano 86 nuovi casi di epilessia ogni 100.000 abitanti, con un notevole aumento a 180 casi ogni 100.000 abitanti nella popolazione anziana. L’alta incidenza nel primo anno di vita è spesso attribuita a fattori genetici e a complicazioni perinatali. L’incremento nella popolazione anziana, invece, è legato all’allungamento dell’aspettativa di vita e alla maggiore prevalenza di patologie epilettogene legate all’età, come ictus, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.
Quali sono le cause dell’epilessia negli anziani?
L’ictus cerebrale e l’epilessia sono due condizioni neurologiche strettamente legate, soprattutto nella popolazione anziana. Studi scientifici hanno dimostrato che l’ictus può aumentare significativamente il rischio di sviluppare epilessia, con una correlazione diretta tra la gravità del danno cerebrale e la probabilità di insorgenza di crisi epilettiche. Nelle persone con più di 60 anni, l’ictus rappresenta la causa più comune di epilessia, essendo responsabile di oltre il 40% dei casi. Questa fascia d’età richiede un approccio specifico al trattamento, sia in fase acuta che cronica.
Rischi di cadute e interazioni farmacologiche
Le crisi epilettiche post-ictus si possono manifestare entro una settimana dall’ictus o a distanza di mesi o addirittura anni. La complessità diagnostica dell’epilessia post-ictus negli anziani è accentuata dalla frequente compresenza di altre patologie e dall’assunzione di molteplici farmaci, fattori che richiedono particolare cautela nel trattamento farmacologico per minimizzare interazioni ed effetti collaterali. Questa condizione neurologica, inoltre, aumenta la fragilità degli anziani, compromettendone ulteriormente l’autonomia e incrementando il rischio di cadute e lesioni durante le crisi.
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