Kane Tanaka ha 117 anni e 57 giorni ed è la donna più longeva del mondo secondo quanto riportato dal Guinness World Record. Nel 2019, infatti, era stata insignita del titolo quando aveva già 116 anni e 66 giorni, ma ha battuto il suo stesso record il 5 gennaio di quest’anno.
Nata prematuramente nel 1903 in un villaggio nel sud del Giappone, la signora Tanaka è stata la settima di otto fratelli e nella sua vita ha dovuto combattere numerose sfide, fronteggiando anche la miseria e il dolore. Sposatasi a 19 anni con Hideo, ha gestito insieme a lui una piccola azienda che produceva e vendeva riso e noodles. Dalla loro unione sono nati quattro figli e sono diventati cinque quando i coniugi Tanaka hanno deciso di adottare un bambino.
Uno dei momenti più difficili è arrivato con lo scoppio della Seconda guerra mondiale: Kane, infatti, ha dovuto affrontare la morte di suo marito e di uno dei suoi figli, entrambi vittime di guerra. Da quel momento la piccola azienda e le sorti della famiglia sono dipese solo da lei, ma la signora Tanaka non si è mai data per vinta e ha continuato a lavorare fino all’età di 63 anni quando è andata in pensione.
Dopo tante fatiche, però, ha deciso di dedicare la sua vecchiaia ai viaggi, all’esercizio matematico e al gioco Othello, la sua passione. Sulla scacchiera del gioco da tavolo, infatti, ancora oggi passa innumerevoli pomeriggi in compagnia di figli e nipoti.
Raggiunti i 103 anni, la signora Tanaka è stata colpita da un cancro al colon per il quale ha affrontato numerose cure con successo, tanto che quattro anni più tardi uno dei suoi figli ha deciso di scrivere un libro dedicato a lei e alla sua forza, intitolandolo In Good and Bad Times, 107 Years Old (Nella buona e nella cattiva sorte, 107 anni). Ad occuparsi di storie come quelle della signora Tanaka da alcuni anni ci pensa il Gerontology Research Group, un’autorità leader nel monitoraggio di supercentenari e persone con più di 110 anni. Questa compagnia, infatti, non solo mantiene un database aggiornato delle persone più anziane del mondo, ma conduce anche interviste e ricerche con l’obiettivo di sviluppare farmaci che possano rallentare il processo di invecchiamento. Per entrare nella lista dei soggetti monitorati, i candidati supercentenari devono presentare almeno due documenti che dimostrino la loro età: un documento d’identità con una foto recente e, per le donne che hanno preso il cognome del marito dopo il matrimonio, una prova ufficiale del cambio di nome.
Ma monitorare i cittadini più anziani del mondo non è un processo infallibile. I tentativi di frode, infatti, sono sempre dietro l’angolo: ne è un esempio il caso di Jeanne Louise Calment, che morì all’età di 122 anni nel 1997 ed è stata considerata per molti anni la persona più anziana della storia. Un recente studio, però, ha ipotizzato che la signora Calment fosse morta realmente all’età di 59 anni, ma avesse lasciato che sua figlia Yvonne assumesse la sua identità nel tentativo di evitare di pagare le tasse di successione.
Secondo i dati raccolti dal Gerontology Research Group sarebbero circa 150 i supercentenari certificati nel mondo tra cui anche alcuni italiani.
In stretta sintesi, la loro longevità sembrerebbe dovuta ad un incontro fortuito tra genetica e stili di vita, anche se per il momento gli scienziati non sono ancora giunti a comprendere quali siano i fattori che incidono maggiormente.
Ma mentre gli esperti lavorano per identificare i segreti di queste vecchiaie eccezionali, Kane Tanaka è felice di continuare a vivere la sua vita all’interno della casa di riposo in cui alloggia da qualche anno: ogni giorno si sveglia alle 6 del mattino e trascorre il pomeriggio a studiare, scrivere e giocare con gli altri ospiti o con lo staff della struttura. Durante la sua ultima festa di compleanno, che si è tenuta all’interno della residenza ad inizio gennaio, qualcuno le ha chiesto quale fosse stato il momento più felice della sua lunga vita e lei ha risposto: «Probabilmente è questo!».
© Riproduzione riservata