L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato che John McFall, medico britannico e atleta paralimpico, è stato ufficialmente certificato per partecipare a missioni spaziali di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Un traguardo storico che la prima volta elegge un astronauta con disabilità pronto per voli spaziali, rappresentando un passo significativo verso l’inclusività nel campo dell’esplorazione spaziale.
Un percorso straordinario: dalla disabilità allo spazio
Nel 2000, a soli 19 anni, McFall perse la gamba destra in un incidente motociclistico. Eppure, nonostante la tragedia, ha dimostrato una resilienza eccezionale, diventando medico specialista in traumatologia e ortopedia e distinguendosi come atleta paralimpico. Nel 2008, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri alle Paralimpiadi di Pechino, oltre a numerosi altri riconoscimenti in competizioni mondiali ed europee.
La selezione nell’ESA e lo studio di fattibilità
Nel 2022 il britannico è stato selezionato dall’ESA come parte di una nuova classe di astronauti, entrando nel programma di riserva. Da allora, ha partecipato a un approfondito studio di fattibilità denominato “Fly!”, volto a identificare e superare le potenziali sfide che una persona con disabilità potrebbe affrontare nello spazio.
Questo studio ha esaminato vari aspetti, dall’addestramento alle operazioni a bordo dei veicoli spaziali. Jerome Reineix, responsabile del progetto Fly!, ha sottolineato che la principale difficoltà riscontrata non è stata di natura tecnica, ma legata ai preconcetti sulle capacità delle persone con disabilità.
L’abilitazione ufficiale e le prospettive future
Dopo l’approvazione da parte di una commissione medica internazionale, McFall è ora ufficialmente abilitato a partecipare a missioni di lunga durata sulla ISS. Daniel Neuenschwander, direttore dell’esplorazione umana e robotica dell’ESA, ha dichiarato: “John è oggi certificato come astronauta in grado di volare in una missione di lunga durata sulla ISS, e penso che questo sia un incredibile passo avanti nella nostra intenzione di ampliare l’accesso della società allo spazio”.
Attualmente, McFall è in attesa dell’assegnazione di una missione specifica. Esiste la possibilità che possa partecipare a una missione privata organizzata da Axiom Space, come evidenziato in un memorandum d’intesa firmato nel 2023 dall’Agenzia Spaziale Britannica. Questa missione potrebbe essere comandata dall’ex astronauta dell’ESA Tim Peake, entrato a far parte di Axiom nel 2024.
Un passo avanti verso l’inclusività nello spazio
La certificazione del nuovo astronauta rappresenta un momento storico nell’esplorazione spaziale, dimostrando che le persone con disabilità possono contribuire in modo significativo a questo campo. Questo risultato non solo amplia le opportunità per gli astronauti con problematiche motorie, ma sfida anche le percezioni tradizionali sulle capacità e i ruoli delle persone con questo tipo di patologie nella società.
Con l’abilitazione di McFall, l’ESA ha compiuto un passo coraggioso verso un futuro più inclusivo, in cui lo spazio è accessibile a tutti, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche. Questo traguardo ispira non solo la comunità scientifica, ma anche milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che – con determinazione e supporto adeguato – anche le barriere più difficili possono essere superate.
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