Diventerà pienamente operativo dall’inizio del 2025. Il portafoglio digitale It Wallet è già entrato in fase di sperimentazione per i primi 50 mila italiani selezionati fra gli utenti dell’App IO, l’applicazione dei servizi della Pubblica amministrazione.
Le prossime tappe sul portafoglio digitale saranno il 6 novembre, quando il servizio sarà esteso a 250 mila cittadini, il 30 novembre, quando sarà reso disponibile a un milione di cittadini e il 4 dicembre, giorno in cui tutti gli utenti saranno abilitati.
Documenti caricabili
I primi documenti caricabili al momento sono la patente di guida, che potrà essere utilizzata al posto di quella fisica in caso di verifiche da parte delle forze di Polizia, la tessera sanitaria – tessera europea di assicurazione malattia, che permetterà di accedere alle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale e la Carta europea della disabilità. Le versioni digitali caricate sull’App Io avranno dunque valore legale tanto quanto i loro corrispettivi “fisici”.
Come funziona il caricamento
Entrando nell’App Io, dopo l’autenticazione tramite Spid o Cie, si seleziona “Portafoglio” dal menù, e all’interno della sezione bisogna cliccare su “Aggiungi al Portafoglio”. A questo punto, se siamo stati selezionati fra gli utenti abilitati, compariranno in pagina le opzioni di caricamento per i tre documenti. In caso contrario, vorrà dire che non rientriamo nella fascia di popolazione già abilitata e dovremo quindi aspettare il 6 o il 30 novembre, o al massimo il 4 dicembre per visualizzare le nuove opzioni.
La funzionalità Documenti su IO è stata sperimentata nei mesi scorsi da un gruppo tecnico di valutazione, composto da addetti ai lavori, che ne ha testato l’efficacia.
It Wallet non è obbligatorio
It Wallet non è obbligatorio, e chi non desidera dotarsi di un archivio digitale dei propri documenti personali può continuare a utilizzare quelli fisici di cui dispone per tutte le finalità consentite.
Chi ha realizzato It Wallet
It Wallet nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, PagoPa, la società che gestisce l’App IO, e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, società responsabile dell’emissione digitale dei documenti.
La “storia” di It Wallet
Il 26 febbraio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema del Decreto-legge relativo alle “disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Pnrr”, che è stato poi convertito nella Legge 56 del 29 aprile, che ha istituito ufficialmente il Sistema di portafoglio digitale italiano o It Wallet.
Sviluppi futuri
L’Identità digitale è uno dei progetti del Pnrr e l’obiettivo fissato per il 2026 è che raggiunga 42,3 milioni di cittadini. L’idea del portafoglio It Wallet è quella di arrivare, in un prossimo futuro, a disporre di un numero crescente di documenti a portata di clic. Oltre alla patente, alla tessera sanitaria e alla Carta europea della disabilità, si potranno successivamente caricare anche documenti professionali. Tra questi le tessere di appartenenza ad un albo, o il badge di accesso alle sedi della Pubblica amministrazione. E anche i certificati anagrafici, elettorali, scolastici, le tessere commerciali, sportive, culturali e dei trasporti.
Il Wallet europeo
Tutti i documenti si potranno usare online. E anche su totem e sportelli digitali, inizialmente solo sul territorio nazionale e in un prossimo futuro in tutta l’Unione Europea. Questo quando sarà disponibile una tecnologia “comunitaria” che consenta alle diverse App nazionali dei singoli Stati di dialogare fra loro. Al momento la Commissione Ue ha già investito 60 milioni di euro in progetti e test a riguardo. Non solo, ha fissato per il 2026 il lancio della piattaforma europea EUDI Wallet (European Digital Identity Wallet) che coinvolgerà progressivamente tutti i cittadini dell’Unione nell’arco di quattro anni (entro il 2030).
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