Lo schermo del cellulare si illumina e ci avvisa che abbiamo un nuovo messaggio. Ma questa volta non è il saluto di qualche amico né nostro figlio che ci chiede come stiamo. É un messaggio che ci informa che esiste un’emergenza nel luogo dove viviamo. È un IT-alert, una comunicazione inviata dal Servizio Nazionale della Protezione Civile ai cellulari presenti in una determinata zona geografica. Un modo per informare i cittadini che esiste un pericolo imminente o una grave emergenza. Il servizio ha come obiettivo principale quello di “favorire una condotta personale di consapevolezza dei rischi e di adozione di misure di prevenzione e salvaguardia”. Un meccanismo ancora in fase di sperimentazione e attivo solo per alcune tipologie di rischio.
Quando viene attivato?
È possibile ricevere un IT-alert solo “in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso e non viene utilizzato in quelli a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità o di evoluzione”.
Per quali eventi viene utilizzato?
Quando il sistema sarà pienamente funzionante sarà impiegato per maremoti generati da un sisma; collassi di grandi dighe; attività vulcanica (relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli); incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense.
Da chi viene attivato?
Attualmente è attivato soltanto dal Dipartimento della Protezione Civile ma quando sarà pienamente operativo l’IT-alert potrà essere inviato anche dalle altre componenti della Protezione Civile tra cui i Vigili del fuoco, la Croce rossa italiana, le Forze di polizia e il Servizio Sanitario Nazionale.
Che cosa si riceve?
Coloro che si trovano nell’area interessata dal pericolo ricevono un messaggio di testo annunciato da un suono ben riconoscibile in modo tale che non possa essere confuso con le classiche suonerie dei cellulari.
Cosa bisogna fare per ricevere un IT-alert?
Assolutamente nulla se non quello di tenere il cellulare o lo smartphone acceso. Qualora ci fosse un pericolo, infatti, l’IT-alert sarà inviato a tutti quegli apparecchi che si trovano nell’area designata; l’unica limitazione è avere il cellulare spento, non avere campo di ricezione o non ricevere il suono identificativo del massaggio se la suoneria del cellulare è silenziata.
Come già detto IT-alert è attualmente in fase sperimentale. Finora sono stati effettuati dei test in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia-Romagna. Entro il 2023 saranno coinvolte altre regioni e le Province Autonome di Bolzano e Trento.
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