Juanjo è uno studente di giornalismo all’Università di Madrid e il mese scorso ha deciso di realizzare un disegno per suo nonno Rufino, in modo che potesse godere della sua grande passione: il calcio.
«Dato che il calcio è trasmesso su canali a pagamento – ha detto Juanjo durante un’intervista al sito spagnolo 65ymas – ho pensato che fosse necessario comprare un decoder per guardare la partite. Da quando è arrivato, però, mio nonno ha sempre avuto difficoltà ad accenderlo e a capire quali fossero i tasti giusti per passare dalla televisione al decoder».
Determinato a trovare un modo per rendere il nonno ottanteseienne più autonomo, Juanjo ha pensato a molte soluzioni: inizialmente gli ha spiegato numerose volte come dovesse procedere, poi ha deciso di scrivere una lista con i passaggi da fare, fino a quando non ha realizzato un disegno del telecomando con i passaggi essenziali per poter collegare il dispositivo e vedere le partite del Real Madrid senza problemi.
Un gesto affettuoso che il giovane ha deciso di condividere su Twitter con tutti i suoi followers. Così, postando la foto del disegno e la sola didascalia che recita “Orgoglioso”, Juanjo è stato travolto da un’ondata di apprezzamenti virtuali. «Non avrei mai immaginato che avrebbe avuto un tale impatto. L’ho postato per mostrarlo ai miei pochi followers e il primo giorno ho ricevuto 12 o 13 like, mentre nei giorni successivi sono stato contattato da numerosissime persone», ha raccontato il ragazzo.
Quasi 81.000 “mi piace” e oltre 9.000 retweet hanno fatto girare il disegno per Rufino, che commenta: «Quando mio nipote mi ha detto che il suo disegno era diventato famoso, che era stato contattato da radio e televisioni non ci credevo, mi sono commosso».
Ma quale può essere la ragione per cui un gesto così semplice e affettuoso diventa in pochi giorni un’attrazione? Secondo Juanjo, futuro giornalista, la risposta è semplice: «I problemi umani, anche piccoli, in particolare se riguardano gli anziani ci toccano nel profondo. Tutti i nonni sono persone per le quali proviamo un immenso affetto: ci regalano affetto da quando siamo nati e talvolta sono il rifugio in cui nascondersi dopo un litigio con i genitori».
Juanjo, in effetti, ne sa qualcosa perché per molti anni ha vissuto in una bifamiliare con la famiglia, proprio sopra a nonno Rufino. «Abbiamo passato tutta la vita insieme: ogni giorno mangiamo gomito a gomito. Con l’età ha avuto qualche acciacco, ma mi piace stargli vicino e aiutarlo come faceva lui con me quando ero piccolo». I due sono anche molto legati dalla passione per il calcio, come racconta il nipote: «Mio nonno è sempre venuto a vedermi giocare a calcio: da quando avevo 7 anni fino all’anno scorso, quando ho smesso di giocare. È per questo che si è appassionato alle partite del Real Madrid e non vuole mancarne una». Ora, grazie al disegno di suo nipote, sarà ancora più semplice.
© Riproduzione riservata