Al 1° gennaio 2024 la regione con la concentrazione più elevata di “centenari” è la Liguria (61 ogni 100mila residenti). Seguono Molise (58) e Friuli Venezia-Giulia (54). Il Molise presenta la maggiore concentrazione di popolazione “semi-super centenaria”: 3,1 ogni 100mila residenti. Seconda la Liguria (2,4), terza la Basilicata (2,1)
Sono oltre 22.000 i centenari e quasi 700 i semi-supercentenari in Italia. Gli ultimi dati Istat raccontano sì un Paese che invecchia, ma anche una popolazione che vive sempre più a lungo. Al 1° gennaio 2024 i centenari in Italia risultano essere 22.552, l’81% dei quali di sesso femminile. Dal momento che, dieci anni fa, al 1° gennaio 2014 erano 17.252, la crescita in un solo decennio è stata di oltre il 30%.
Alla stessa data, i residenti con almeno 105 anni di età (semi-supercentenari) sono 677. Sono in netta diminuzione rispetto ai 1.047 individui rilevati nel 2020 (picco raggiunto dall’inizio della rilevazione). Negli ultimi quattro anni, infatti, sono entrati progressivamente nella classe di età degli over 105 i superstiti delle generazioni nate negli anni della Prima Guerra Mondiale, contraddistinti da una natalità contingentemente più bassa. Tale effetto aveva interessato tra il 2016 e il 2019 le generazioni precedenti, portando a un calo della popolazione di 100 anni e più, che a partire dal 2020 ha ripreso a crescere in misura consistente registrando un incremento di quasi il 60% tra il 2019 e il 2024.
Il rapporto di genere tra i semi-supercentenari è fortemente sbilanciato a favore delle donne. Sono 600, pari all’89% del totale, contro 77 uomini (11%). Al 1° gennaio 2024, invece, i residenti che hanno raggiunto e superato la soglia dei 110 anni (supercentenari) sono 21. A conferma di una maggiore longevità femminile soltanto uno di essi è di sesso maschile.
Oltre 8.500 residenti hanno superato i 105 anni di età tra il 2009 e il 2024
Nei 15 anni di rilevazione della popolazione semi-super e supercentenaria, tra il 2009 e il 2024, nel complesso sono 8.521 gli individui che hanno superato la soglia dei 105 anni di età. Sono 7.536 donne (88%) e 985 uomini (12%). I nomi di battesimo più diffusi sono Giuseppe per gli uomini e Maria per le donne. Seguono Antonio e Rosa al secondo posto e Giovanni e Anna al terzo.
Tanto le donne che gli uomini che hanno raggiunto i 105 anni di età sono quasi tutti nello stato civile di vedovanza (86% e 81% rispettivamente). Le differenze maggiori si riscontrano tra i celibi e le nubili, i maschi sono il 6% e le femmine il 12%. Ma soprattutto tra i coniugati e le coniugate dove le donne rappresentano solo l’1%, mentre gli uomini il 13%. Anche qui si tratta di un effetto dovuto alla maggiore longevità femminile. Ciò porta più di frequente le persone di sesso maschile a trascorrere gli ultimi anni della propria vita ancora con il partner.
In Emilia-Romagna la donna più anziana d’Italia, 114 anni
Tra il 2009 e il 2024 ad oltrepassare i 110 anni di età sono stati in 200, il 92% dei quali donna. Forse, non a caso, all’inizio del 2024 la persona più anziana è una donna residente in Emilia-Romagna, a ottobre di quest’anno ha potuto tagliare il traguardo dei 114 anni di età. Tra gli uomini, il più anziano vivente al 1°gennaio 2024 era un individuo residente in Molise di 110 anni di età, successivamente scomparso nel corso dei primi mesi dell’anno. A fine ottobre il “nuovo” decano risiede in Basilicata e ha anch’egli superato i 110 anni.
Restano imbattuti i record assoluti di longevità maschili e femminili italiani, rispettivamente detenuti da Antonio Todde (residente in Sardegna) deceduto nel 2002 poche settimane prima di compiere 113 anni e soprattutto da Emma Morano (residente in Piemonte) deceduta nel 2017 all’età di 117 anni che, finché in vita, aveva ottenuto il primato di donna contemporanea più longeva al mondo.
La distribuzione territoriale dei centenari in Italia
Gli oltre 22.000 centenari viventi al 1°gennaio 2024 sono distribuiti sul territorio in maniera eterogenea. La Lombardia è la regione con la presenza più alta in valore assoluto, con oltre 3.000 residenti, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna che ne contano oltre 2.000. Discorso analogo per i semi-supercentenari: si concentrano in Lombardia con più di 100 residenti; quindi in Emilia-Romagna e Veneto con oltre 60 individui.
In termini relativi la rappresentazione territoriale della popolazione centenaria cambia. La Liguria, infatti, è la regione con la concentrazione più elevata di centenari, 61 ogni 100mila residenti, seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). La Lombardia con un valore del 34 per 100mila si posiziona nelle ultime posizioni, anche al di sotto del valore nazionale (38 per 100mila). Limitando l’analisi alla sola popolazione semi-supercentenaria è invece il Molise a presentarne la maggiore concentrazione, 3,1 ogni 100mila residenti, seguita dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1).
TUTTI GLI ARTICOLI SU LONGEVITÀ
© Riproduzione riservata