Italiani sedentari secondo l’ISS: il 28% fra i 18 e i 69 anni è composto da persone completamente non attive
L’Istituto Superiore di Sanità ha tracciato il livello di pigrizia della popolazione nel biennio 2022-2023 attraverso i sistemi di sorveglianza Passi e Passi d’argento.
Italiani sedentari, ma con differenze territoriali
Per definire la sedentarietà ci si basa sulle indicazioni minime di attività fisica dell’Oms, che corrispondono a 150 minuti a settimana se moderata o 75 se intensa. Secondo questo parametro gli italiani fisicamente attivi sono il 48%, poco meno di uno su due, e quelli che lo sono solo parzialmente sono il 24%. Dal 2021 la percentuale di persone sedentarie è aumentata, soprattutto nel Mezzogiorno, mentre al Nord è rimasta stabile.
La percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata spesso non corrisponde a quella effettivamente svolta: una persona su tre fra i parzialmente attivi e uno su quattro fra i sedentari pensano infatti di muoversi sufficientemente.
Una scarsa attenzione all’attività motoria
Secondo i sistemi di sorveglianza gli operatori sanitari pongono ancora poca attenzione ai bassi livelli di attività fisica, anche nei confronti di persone con eccesso di peso e affette da patologie croniche. Su dieci intervistati solo tre riferiscono di essere stati informati dal medico o da un altro operatore sanitario sull’importanza di fare regolare attività fisica. Fra le persone in sovrappeso la percentuale è del 37% e fra quelle con patologie croniche del 45%.
Over 65 attivi
La quota di over 65 che raggiunge i livelli di movimento raccomandati dall’Oms è il 40%, mentre il 22% svolge qualche forma di attività fisica ma non raggiunge i 150 minuti a settimana, e dunque può essere classificato come parzialmente attivo. Il 38% risulta invece completamente sedentario.
Fra le attività preferite dai senior ci sono le camminate all’aperto, seguite con un notevole distacco da ginnastica dolce, ballo, nuoto, corsa, attività aerobica e attrezzistica. Abitudini non propriamente sportive ma che comunque portano a muoversi sono le pulizie domestiche, praticate dal 98% delle donne over 65 in maniera leggera, contro il 61% dei coetanei uomini. Anche il giardinaggio e la cura di un’altra persona restano attività prevalentemente femminili, mentre le piccole riparazioni e la cura dell’orto sono preferite dagli uomini.
La sedentarietà aumenta con l’età
La quota di popolazione sedentaria tende ad aumentare di pari passo con l’età, raggiunge il 61% dopo gli 85 anni ed è maggiore fra le donne (41% contro il 37% degli uomini). È più comune riscontrare abitudini sedentarie fra coloro che hanno un basso livello di istruzione, vivono da soli, e hanno un basso reddito.
Come funzionano i sistemi di sorveglianza dell’Iss
I sistemi di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sono Passi per la popolazione fra i 18 e i 69 anni e Passi d’argento per la popolazione over 65, e raccolgono informazioni su salute, fattori di rischio comportamentali come il fumo, l’eccesso di alcol, la sedentarietà, l’eccesso di peso, il consumo alimentare, le patologie come diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, e sul grado di conoscenza e adesione dei cittadini ai programmi di screening.
La modalità di raccolta è quella dell’intervista telefonica condotta da operatori sanitari. Ogni anno ne vengono effettuate 35 mila per Passi e 19 mila per Passi d’Argento.
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