L’ISCRO è una delle novità della Legge di Bilancio 2021. Un aiuto per i professionisti con partita Iva iscritti alla Gestione Separata Inps, di importo compreso tra 250 e 800 euro mensili, erogato per un semestre, che non concorre alla formazione del reddito. Ecco come funziona e quali sono i requisiti per ottenere l’indennità.
La manovra 2021 ha introdotto molte novità per dare un sostegno ai lavoratori autonomi, colpiti in maniera pesante nelle loro attività. Tra queste è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021-2023 l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) per i liberi professionisti con partita Iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps, non pensionati, che registrano un calo di reddito.
Per il finanziamento della prestazione gli autonomi con partita Iva iscritti alla gestione separata vedranno crescere ulteriormente l’aliquota contributiva: dal 25,72% attuale (25% a titolo IVS, lo 0,72% a titolo di finanziamento delle prestazioni di maternità) si passerà quest’anno al 25,98%, poi al 26,49% nel 2022 e quindi al 27% nel 2023. Viene, infatti, aumentata, agli stessi beneficiari l’aliquota dovuta alla gestione separata dell’Inps di 0,26 punti percentuali nel 2021 e di 0,51 punti percentuali per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Il nuovo contributo è applicato sul reddito da lavoro autonomo, con gli stessi criteri stabiliti ai fini Irpef, come risulta dalla relativa dichiarazione annuale dei redditi e dagli accertamenti definitivi.
L’indennità, completamente esentasse, è erogata per sei mensilità ed è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Non può in ogni caso superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250 euro mensili (valori annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente). Il beneficio spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda e non prevede accredito di contribuzione figurativa utile ai fini previdenziali.
La prestazione potrà essere richiesta una sola volta nel triennio 2021-2023. È previsto che la chiusura della partita Iva prima della fruizione dell’intero beneficio spettante determini anche la cessazione dell’erogazione dell’indennità, con recupero delle mensilità eventualmente erogate dopo la data indicata come fine attività.
Per accedere all’indennità occorre rispondere ad una serie di requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di reddito di cittadinanza;
- aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre 3 prima;
- aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro;
- essere in regola con i contributi;
- aver aperto la partita Iva da almeno 4 anni.
La domanda deve essere presentata dal lavoratore all’Inps in via telematica entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Il Patronato 50&PiùEnasco, con sedi in tutta Italia, è a disposizione dei lavoratori per la presentazione della domanda all’Inps.
L’erogazione del beneficio è accompagnato dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale, la cui definizione è demandata ad apposito decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, da emanare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della Legge di Bilancio. Il monitoraggio relativo alla partecipazione dei beneficiari dell’indennità ai percorsi di aggiornamento è affidata all’ANPAL.
È previsto, infine, anche un monitoraggio del rispetto del vincolo di bilancio a carico dell’Inps: qualora emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al limite di spesa stanziato per la misura non saranno autorizzati ulteriori accessi al beneficio.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.
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