Rendere internet accessibile agli anziani. È questo l’obiettivo che il governo cinese vuole realizzare in tempi brevi. Il progetto si inserisce nell’ambito di “uno sforzo finalizzato alla costruzione di una società a misura della popolazione anziana”. A darne notizia – come riporta Ansa – è He Yaqiong, direttore del Dipartimento per l’industria dei prodotti al consumo del Ministero dell’Industria e dell’Informatica.
I nonni di Pechino si avvicinano alla tecnologia
Il governo cinese spiega di aver compiuto progressi importanti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo preciso: rendere Internet accessibile alle persone anziane. I “nonni” di Pechino, in tal modo, posso avvicinarsi più facilmente alla tecnologia e navigare nell’universo delle informazioni: seppur limitato, di certo, più ampio rispetto al passato.
Internet accessibile agli anziani: riprogrammati 173 siti web
Con il supporto del Ministero, continua a spiegare il dirigente del Dipartimento di Pechino, 173 siti web e applicazioni mobili sono stati riprogrammati per renderne più facile l’utilizzo. A questo, poi, si aggiunge un altro aspetto di non poco conto. È stato promesso, inoltre, un sostegno maggiore alle infrastrutture informatiche del Paese, come ricordano le pagine di Ansa. Queste innovazioni vogliono fare in modo che la popolazione anziana possa usufruire delle agevolazioni portate dall’era di Internet.
I controlli in Cina
Un passo avanti decisamente importante se si considera che alla fine degli anni ‘90 il Governo cinese lancia “Golden Shield Project”: un progetto di sorveglianza e censura. Il Great Firewall of China, una sorta di scudo protettivo che vuole ironicamente ricordare la ‘Grande Muraglia’ che monitora, filtra e censura il flusso di informazioni in entrata e in uscita nella rete all’interno dei confini nazionali.
Social paralleli
Con questo controllo, l’accesso ai più noti social network e siti web occidentali, tra i quali Google, Facebook, Twitter e YouTube, è limitato o impossibile. In Cina esistono, dunque, modelli di social e motori di ricerca paralleli. Non va dimenticato che le potenzialità dei social e dei siti cinesi sono minori rispetto a quelle usate in altri Paesi. L’appellativo di Google è Baidu, il corrispettivo di Facebook potrebbe essere RenRen e Twitter trova il suo alter-ego in Weibo, Youtube è sostituito in Cina da Youku, Amazon da Alibaba e al posto di Whatsapp troviamo WeChat.
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