L’Agid, Agenzia per l’Italia digitale, sta lavorando a uno “spazio di prova” dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di mettere in contatto chi sviluppa sistemi di Ai e chi li utilizza, ossia gli enti di ricerca, le imprese, gli enti pubblici e gli utenti finali.
Al momento l’unico modello di spazio dove si sperimenta con l’Intelligenza artificiale è quello europeo dei cosiddetti sandbox, degli ambienti di test previsti dal regolamento europeo Ai Act, che consentono di fare ricerca per applicazioni sempre più innovative.
In ambito giuridico, l’espressione “regulatory sandbox” indica uno spazio protetto, virtuale o fisico, nel quale poter sviluppare nuovi progetti tecnologici in deroga alla normativa del settore, affinché i promotori possano verificarli in maniera completa ed efficiente. I risultati ottenuti potranno poi essere usati come base successiva per eventuali modifiche di legge.
Il Consiglio dell’Unione Europea le ha definite come spazi di sperimentazione per un periodo limitato o una parte specifica di un ambito soggetto a vigilanza regolamentare.
Intelligenza artificiale: gli spazi di prova in versione italiana
La versione italiana di questi spazi di prova, nell’idea dell’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, non lavorerà in deroga alle normative ma consentirà di mantenere la supervisione delle regole sull’Ai. La struttura potrebbe essere quella di una piattaforma online, dove si censiscono i vari progetti di Ai in fase di sviluppo e si suddivide l’offerta in base ai diversi settori a cui ci si rivolge, per valutarne l’impatto su aziende e pubblica amministrazione.
Le proposte al tavolo
La strategia nazionale prevede di sviluppare almeno tre grandi modelli linguistici per l’addestramento dell’Intelligenza artificiale, puntando ai settori in cui l’Italia ha una grande riconoscibilità anche all’estero. La stessa Agenzia ha dichiarato il suo obiettivo per il 2025: raggiungere 150 progetti di Ai negli enti pubblici, da aumentare fino a 400 nel 2026, e 100 progetti di sviluppo.
Cos’è l’Agid
L’Agenzia per l’Italia Digitale è l’agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio deputata alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale. Contribuisce alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e promuove le competenze digitali collaborando con le istituzioni nazionali e internazionali.
Il decalogo di Agid per l’Intelligenza artificiale
L’Agid ha diffuso un decalogo di buone pratiche per l’Intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione:
1) Investimenti che migliorino i servizi e riducano i costi
2) Analisi del rischio legata all’impiego di sistemi di Ia
3) Trasparenza, responsabilità e informazione nei confronti degli utenti rispetto alla Ia
4) Rispetto dell’accessibilità e inclusività
5) Adozione di elevati standard di sicurezza
6) Investimento nella formazione e nello sviluppo di competenze
7) Standardizzazione a livello europeo
8) Valutazione della sostenibilità e dell’impatto ambientale
9) Attribuzione delle responsabilità e dei ruoli
10) Valutazione di modalità e condizioni con cui il fornitore gestisce i dati
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