I dati del Quarto Rapporto Ital Communications-IISFA: il 37% degli italiani “ha fiducia”, mentre il 21% esprime diffidenza, soprattutto tra gli adulti. Il 31% non ha ancora utilizzato tecnologie basate sull’Intelligenza artificiale
Piace ai giovani, non convince ancora gli adulti: l’Intelligenza Artificiale, grande protagonista dei nostri tempi, fatica ad affermarsi tra gli over 50, che la osservano con curiosità, ma anche con prudenza. È quanto emerge dal Quarto Rapporto Ital Communications-IISFA(Associazione Italiana Digital Forensics) sull’Intelligenza Artificiale in Italia, realizzata in collaborazione con l’Istituto Piepoli e AssoComunicatori e recentemente presentato al Senato. In generale, il 37% degli italiani riferisce un’impressione positiva riguardo l’IA, il 37% mantiene una visione neutrale, mentre il 21% esprime paura e diffidenza.
La fiducia nel futuro dell’Intelligenza artificiale
Il 66% degli individui si dichiara molto o abbastanza ottimista sugli sviluppi futuri dell’Intelligenza Artificiale, mentre il 63% è fiducioso nei confronti dei sistemi di IA. Riguardo al proprio livello di conoscenza e competenza in tema di IA, un italiano su due dichiara di saperne qualcosa, solo il 6% di saperne molto. Uno su due ammette di saperne poco, il 6% di non saperne nulla. I giovani, com’è facile immaginare, sono in netto vantaggio: il 62% dei 18-34enni dichiara di avere conoscenze in materia, contro il 36% degli over 54.
E gli over 50 devono ancora prendere dimestichezza con l’utilizzo pratico dell’IA: mentre la utilizzano ormai praticamente tutti i giovani (83%), la percentuale precipita al 57% tra gli over 54enni. Il 31% degli intervistati dichiara di non avere ancora utilizzato tecnologie basate sull’IA: di nuovo, sono soprattutto gli over 54enni (43%). Se si guarda in particolare all’Intelligenza Artificiale Generativa, il 51% degli individui riconosce questa tipologia di IA, con i giovani che dichiarano maggiore dimestichezza (63%) e maggiore fiducia (69%), mentre tra gli adulti i “fiduciosi” sono meno della metà (45%).
La normativa
Per quanto riguarda invece i riferimenti giuridici, il Parlamento europeo ha approvato la normativa AI Act, pubblicata il 12 luglio 2024. Non tutti gli italiani la conoscono, anche se quasi una persona su due dichiara di aver sentito la notizia. Il 78%, però, la considera un’iniziativa importante, se non assolutamente necessaria (29%), nell’auspicio di avere una garanzia in più nella protezione delle libertà individuali e dei diritti delle persone.
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