Uno studio tedesco rivela un incremento del 18% nella rilevazione dei tumori grazie all’IA, senza aumento dei falsi positivi. L’analisi dei dati in fase di screening evidenzia anche un potenziale miglioramento dell’efficienza e riduzione del carico di lavoro per i radiologi.
Un recente studio tedesco ha dimostrato il significativo potenziale dell’intelligenza artificiale (IA) nel migliorare la diagnosi precoce del cancro al seno. Condotto dall’Università di Lubecca e dall’University Medical Center Schleswig-Holstein (UKSH), Campus Luebeck, lo studio PRAIM, il più grande studio prospettico sull’IA nel campo della mammografia, ha analizzato dati provenienti dal programma di screening mammografico tedesco (MSP), che ogni anno coinvolge oltre 3 milioni di donne tra i 50 e i 75 anni.
I risultati dello studio
I risultati, pubblicati su Nature Medicine, sono sorprendenti: l’utilizzo dell’IA nello screening mammografico ha portato ad un aumento di quasi il 18% nel tasso di rilevamento del cancro al seno. Più precisamente, l’IA ha consentito di identificare 6,7 casi di cancro al seno ogni 1.000 donne sottoposte a screening, rispetto ai 5,7 casi ogni 1.000 ottenuti con i metodi tradizionali di doppia lettura da parte di radiologi. Questo significa un caso in più diagnosticato ogni 1.000 donne, un dato significativo considerando l’ampiezza del programma di screening.
Inoltre, questo miglioramento non si è accompagnato ad un aumento dei falsi positivi o alla necessità di ulteriori esami di follow-up. Il tasso di richiamo per ulteriori accertamenti è rimasto pressoché stabile: 37,4 richiami ogni 1.000 valutazioni con l’IA, contro 38,3 ogni 1.000 con la doppia lettura tradizionale.
Accuratezza diagnostica
Alexander Katalinic, ricercatore principale e direttore dell’Istituto di medicina sociale ed epidemiologia presso l’Università di Lubecca e UKSH, Campus di Lubecca, ha spiegato che l’obiettivo iniziale era verificare la sovrapponibilità delle valutazioni dell’IA con quelle umane. I risultati, tuttavia, hanno superato le aspettative, dimostrando un reale miglioramento nell’accuratezza diagnostica.
Lo studio PRAIM ha analizzato i dati di oltre 460.000 donne che hanno partecipato all’MSP tra il 2021 e il 2023 in 12 centri di screening in Germania. Circa la metà delle mammografie è stata analizzata con l’ausilio dell’IA, mentre l’altra metà è stata sottoposta alla tradizionale doppia lettura.
Uno screening più efficiente
L’efficienza dello screening è un altro aspetto migliorato dall’IA. Alcune simulazioni suggeriscono che, se tutti i casi giudicati normali dall’IA non fossero rivisti dai radiologi, il tasso di rilevamento del cancro al seno sarebbe comunque superiore del 16,7% rispetto al metodo tradizionale. Inoltre, il numero di richiami non necessari potrebbe essere ridotto del 15%.
Considerando che i radiologi tedeschi analizzano circa 24 milioni di immagini all’anno, l’implementazione dell’IA potrebbe significativamente ridurre il loro carico di lavoro, senza compromettere la qualità della diagnosi. Nonostante l’accuratezza della doppia lettura, alcuni casi di cancro al seno rimangono ancora non rilevati.
Lo studio PRAIM rappresenta un importante passo avanti nell’integrazione dell’IA nella pratica clinica, evidenziando il suo potenziale trasformativo per migliorare sia l’accuratezza diagnostica che l’efficienza dello screening.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.ORG
© Riproduzione riservata