La sanità si trasforma grazie all’Intelligenza Artificiale. Il 2023 è stato un anno di grande diffusione delle tecnologie di AI generativa negli ospedali, allo scopo di migliorarne l’efficienza e la personalizzazione delle cure.
L’Ospedale San Raffaele di Milano è stato fra i primi ad avviare un progetto di collaborazione con Microsoft, ormai due anni fa, per creare una piattaforma per l’analisi dei dati di ricerca clinica, allo scopo di “addestrare” un’apposita tecnologia di Intelligenza Artificiale che possa aiutare la sanità nelle diagnosi e nelle risposte terapeutiche.
Inizialmente il sistema è stato collaudato su quattro patologie differenti: il tumore al polmone (in relazione alla risposta dei pazienti all’immunoterapia); il tumore al rene (per provare a differenziare la prognosi dei pazienti prima e dopo l’intervento chirurgico, anche in relazione a eventuali comorbilità); il diabete (per capire quali siano gli aspetti che più determinino il benessere e l’aspettativa di vita del paziente nel lungo termine in funzione dei diversi protocolli terapeutici); infine, i disturbi cardiologici che hanno portato alla stenosi valvolare aortica (con l’obiettivo di predirne la prognosi in risposta all’operazione).
I primi risultati sono già in fase di pubblicazione, e grazie ai fondi del Pnrr si prospettano nuove sperimentazioni in altri ambiti oncologici, neurologici, cardiovascolari e metabolici.
La piattaforma Laife Repy di Ieo e Centro Cardiologico Monzino
All’Istituto europeo di oncologia Ieo e al Centro Cardiologico Monzino di Milano si sta invece utilizzando una piattaforma AI che si chiama Laife Reply, sviluppata nell’ambito del programma strategico di digitalizzazione dei servizi di healthcare e premiata dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari Agenas come una delle più innovative soluzioni dell’anno.
Con questa tecnologia è possibile calcolare la probabilità di riscontrare delle complicanze post operatorie tramite modelli di intelligenza artificiale. Ma anche monitorare lo stato di guarigione del paziente, mettendo al centro la qualità della vita in termini di salute e di benessere psicologico.
Sfruttando gli algoritmi statistici e di AI diventa infatti possibile definire modelli predittivi che si basano sul profilo di ogni singolo paziente e sul suo percorso diagnostico, chirurgico e terapeutico: si può finalmente approcciare la cura nell’ottica di una medicina personalizzata, basata sull’analisi dei dati e sulla storia diagnostica e chirurgica del centro ospedaliero. Lo Ieo ha anche avviato un nuovo percorso di certificazione per l’utilizzo della stessa tecnologia anche per l’analisi delle immagini dello screening mammografico.
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