Vitamine e sali minerali per ricaricarsi, fermenti lattici per l’equilibrio intestinale, melatonina per favorire il sonno, gli omega 3 per abbassare il colesterolo e la curcuma contro le infiammazioni. Infine, il magnesio come vera e propria panacea: in polvere o in pasticche promette di ridurre lo stress, aumentare la concentrazione e la memoria, combattere i dolori muscolari, la tachicardia e il mal di stomaco.
Difficile resistergli: gli integratori alimentari hanno conquistato la fiducia dei consumatori del Belpaese. Si stima che 32 milioni di italiani, cioè la metà della popolazione, abbia acquistato almeno una volta all’anno una confezione di questi prodotti. Ma cosa sono veramente gli integratori, a cosa servono e quando vanno assunti? A queste domande ha sentito il dovere di rispondere il Ministero della Salute che ha appena pubblicato un decalogo sull’uso corretto di capsule, compresse, fiale e simili che contengono fonti concentrate di nutrienti troppo spesso scambiate per farmaci.
Il documento si apre con una doverosa precisazione: “Gli integratori non hanno una finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni o la normalità di specifici parametri funzionali o per ridurre i fattori di rischio di malattia”. Tutt’al più gli integratori possono aiutare a prevenire, ma non a curare, ed è bene non illudere troppo chi li assume. Del resto nella maggior parte dei casi la loro efficacia resta un punto interrogativo. A differenza delle medicine che vengono sottoposte a un lungo e rigoroso iter di approvazione, gli integratori entrano nel mercato molto più facilmente senza dover superare le prove e le controprove previste per i prodotti terapeutici.
Non bisognerebbe assumerli con troppa disinvoltura, sottovaltuandone anche i rischi. Vale la pena ricordare l’allarme scattato la scorsa estate da più di 20 casi di epatite associati al consumo di integratori a base di curcuma.
Gli esperti del Ministero della Salute offrono quindi 10 consigli utili per evitare fraintendimenti e fare buon uso degli irresistibili sedicenti toccasana. Ecco come comportarsi nei loro confronti:
1. L’importanza dell’alimentazione
Non c’è nulla di più importante, si legge sul decalogo, di una dieta varia ed equilibrata. Chi si alimenta in maniera corretta, in genere, si procura sedendosi a tavola tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. «Di conseguenza, per poterne ricavare complessivamente un vantaggio, l’uso di un integratore alimentare per i suoi effetti nutritivi o fisiologici deve avvenire nel contesto sopra descritto e non deve mai essere dettato dalla convinzione, erronea, di poter “compensare” gli effetti negativi di comportamenti scorretti», scrivono gli esperti del Ministero.
2. Attenzione alle dosi
Evitare il “fai da te”. Accertarsi che l’integratore sia realmente utile al proprio benessere e non superare la quantità consigliata.
3. Informarsi
«Leggi sempre per intero l’etichetta e presta particolare attenzione alle modalità d’uso, alle modalità di conservazione e agli ingredienti presenti, anche in considerazione di eventuali allergie o intolleranze, e a tutte le avvertenze».
4. Attenzione alle interazioni con i farmaci
Alcuni integratori possono interagire con i farmaci, compromettendone il corretto funzionamento. Chi sta seguendo una terapia dovrebbe chiedere al proprio medico consigli sull’uso di un integratore
5. Genitori: non improvvisate. Consultare il pediatra prima di dare integratori ai bambini
6. “Naturale” non vuol dire sempre sicuro
Anche i prodotti naturali possono avere effetti inattesi e indesiderati in determinate condizioni. Si veda il caso della curcuma. «Se in concomitanza con l’assunzione di un integratore rilevi qualcosa che non va, di diverso dagli effetti attesi, sospendine l’assunzione e informa tempestivamente il medico o il farmacista».
7. Gli integratori non curano
Contribuiscono al benessere ma non curano condizioni patologiche. Utilizzarli per contrastare i sintomi delle malattie non solo è inutile, ma può anche essere dannoso.
8. Non fanno miracoli: per perdere peso ci vuole la dieta e l’attività fisica
«L’uso di qualunque integratore alimentare, ai fini della riduzione del peso, può avere solo un effetto secondario e accessorio per le specifiche indicazioni riportate in etichetta. Non seguire diete ipocaloriche per periodi prolungati senza sentire il parere del medico per valutarne l’adeguatezza in funzione delle tue specifiche esigenze».
9. Consigli agli sportivi: non assumeteli con disinvoltura
Chi fa sport dovrebbe informarsi adeguatamente sulla reale necessità di assumere integratori, valutando il tipo di sport praticato, la sua intensità e durata e tenendo conto delle specifiche condizioni individuali. Va ricordato, inoltre, che anche per gli atleti vale la regola numero 1: attraverso una corretta alimentazione si possono colmare eventuali carenze.
10. Mai fidarsi delle pillole magiche
L’ultimo consiglio è un invito alla prudenza, soprattutto per gli acquisti su Internet: «Diffida di integratori e prodotti propagandati per proprietà ed effetti mirabolanti o come soluzioni “miracolose” dei tuoi problemi».
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