Meta elimina oltre 2 milioni di filtri di bellezza creati da terze parti, mantenendo solo 140 sviluppati internamente. La decisione, motivata da preoccupazioni etiche e strategie economiche, parte da Instagram e segna un cambiamento significativo nel panorama social.
Dal 14 gennaio 2025, Instagram, la piattaforma social votata alle immagini, dirà addio a oltre 2 milioni di filtri di bellezza creati da sviluppatori esterni. Questa mossa, annunciata da Meta, la società proprietaria del social network, rappresenta un cambiamento radicale nel modo in cui gli utenti interagiscono con la realtà aumentata (Augmented Reality, AR) sulla piattaforma.
Una decisione etica o economica?
Meta ha comunicato che saranno dismessi tutti gli effetti AR costruiti da terze parti, inclusi marchi e creatori, mentre resteranno disponibili solo i 140 filtri sviluppati internamente. La decisione, oltre a motivi etici, sembra avere anche un fondo economico.
Da un lato, i filtri di bellezza sono stati accusati di promuovere canoni estetici irraggiungibili, contribuendo a disturbi come la dismorfia corporea, l’ansia e la depressione, specialmente tra i giovani della Generazione Z. I “volti perfetti” sui social hanno portato molti utenti – troppo spesso – a sviluppare un’auto-percezione distorta del proprio corpo. Dall’altro lato, la decisione potrebbe alimentare un monopolio di filtri e tecnologie AR, concentrando il controllo e il reddito nelle mani di Meta.
Meta Spark, la piattaforma che sparirà
Meta Spark, la piattaforma che permesso a creatori e marchi di produrre filtri personalizzati, sarà chiusa a partire dal gennaio 2025. Questo strumento aveva avuto l’opportunità di creare e vendere oltre 2 milioni di effetti AR, costruendo una vivace comunità di creatori.
Molti sviluppatori hanno espresso frustrazione sui social, evidenziando il senso di abbandono da parte di Meta. Dal canto suo, Meta ha consigliato ai creatori di esportare i propri filtri su piattaforme alternative come Snapchat, ma questo spostamento comporta una significativa perdita di visibilità e opportunità economiche, poiché la base utenti di Snapchat è inferiore rispetto a quella di Instagram e Facebook.
I filtri, un “gioco estetico”
I filtri di bellezza, usati per trasformare l’aspetto degli utenti con un semplice tocco, hanno rivoluzionato il modo in cui ci presentiamo online. Dal miglioramento della pelle all’ingrandimento degli occhi, queste funzioni hanno influenzato la percezione degli ideali estetici.
Va comunque precisato che non tutti i filtri venivano usati per fini “estetici”: alcuni di quelli più popolari avevano una natura prettamente ludica, permettendo di esagerare caratteristiche fisiche, o assumere l’aspetto di personaggi dei cartoni animati.
Investimenti in realtà aumentata
Meta ha investito nel solo 2024, 35 miliardi di dollari in prodotti di realtà aumentata. Questo investimento massivo sembra avere un piano ben preciso, legato anche al debutto del visore Meta Ar Orion.
La decisione di eliminare i filtri esterni, quindi, potrebbe essere parte di una strategia per concentrarsi su prodotti con priorità più alta, tra cui i dispositivi AR come gli occhiali Orion.
Basta standard irraggiungibili
La società controllata da Mark Zukerberg, mantenendo solo i filtri integrati, cioè quelli creati e controllati internamente segna un cambiamento significativo nel panorama social. Questa decisione, motivata da preoccupazioni etiche e strategie economiche, segna un nuovo capitolo nella storia di Instagram e della realtà aumentata. Da ora in poi gli utenti, specialmente i più giovani, saranno esposti a meno standard estetici irraggiungibili.
Il problema passa in mano ai creatori di filtri che avevano basato la loro attività su Meta Spark: ora dovranno trovare nuove piattaforme per esprimere la propria creatività.
Foto: Pascal Huot / Shutterstock.com
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