L’inquinamento è la causa ogni anno di circa 250.000 decessi in tutta Europa. Le ultime strategie dell’Unione per “ripulire l’aria” entro il 2030
L’inquinamento soffoca il Vecchio Continente e l’UE prende posizione allineandosi agli standard della qualità dell’aria stabiliti dall’Oms. Il primo passo in avanti è dello scorso dicembre quando con una direttiva fissa nuovi standard più severi per la protezione della salute dei cittadini. Per raggiungere l’obiettivo riduce di oltre la metà il limite annuale previsto per il principale inquinante atmosferico, il particolato fine. Ma non basta.
Stop agli inquinanti
La direttiva, infatti, aggiorna gli standard della qualità dell’aria abbassando i livelli consentiti per 12 inquinanti atmosferico. Si parla di particolato, biossido e ossidi di azoto, ozono, monossido di carbonio, benzene, benzopirene, arsenico, cadmio, nichel e piombo. Il piano prevede anche un’azione di monitoraggio per cui gli stati membri prendano misure urgenti in caso di aumento dei livelli di inquinamento entro il 2030.
Le nuove regole, il futuro dell’Europa
La Commissaria per l’ambiente, Jessika Roswall, ha commentato:”Ogni anno, l’aria inquinata causa circa 250.000 morti premature e costa all’economia UE fino a 850 miliardi di euro. Le nuove regole miglioreranno la qualità della vita di milioni di europei e proteggeranno ulteriormente la nostra biodiversità e i nostri ecosistemi. Stimolando al contempo la nostra economia. Sono una pietra miliare significativa per un’Europa competitiva con zero inquinamento, contribuendo a rendere l’inquinamento un problema del passato e l’aria pulita la nostra realtà futura.”
Emergenza inquinamento: l’aria che respiriamo ci fa ammalare
L’inquinamento atmosferico è la più grande minaccia ambientale per la salute e una delle principali cause di malattie croniche, tra cui ictus, cancro e diabete. Colpisce in modo sproporzionato i gruppi sociali sensibili e vulnerabili. I peggiori inquinanti atmosferici nell’Unione europea sono attualmente il particolato, il biossido di azoto e l’ozono. La cattiva qualità dell’aria è anche responsabile di un numero significativo di malattie non trasmissibili, come l’asma, i problemi cardiovascolari e le malattie respiratorie (tra cui il cancro ai polmoni) sono attribuiti a livelli elevati di tali inquinanti.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.IT
© Riproduzione riservata