Scaricando il documento, i pensionati potranno consultare tutte le informazioni utili ai fini fiscali. Fra le novità di quest’anno, il calcolo dell’IRPEF sull’anno per evitare che la tassazione sull’eventuale tredicesima sia superiore agli altri ratei e l’aggiornamento “dinamico” delle informazioni alla data di richiesta del certificato.
Sul portale Inps.it è disponibile il certificato di pensione 2021, il cosiddetto modello “ObisM”. Il documento può essere scaricato dai pensionati che beneficiano di prestazioni previdenziali e assistenziali. Per farlo si può accedere all’area riservata con le proprie credenziali SPID di 2° livello, CNS (Carta Nazionale dei Servizi), CIE (Carta di Identità Elettronica) o con il PIN dispositivo rilasciato prima del 1° ottobre 2020. Il certificato – spiega l’Istituto di previdenza – viene pubblicato ogni anno tenendo conto della rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, necessarie per consentire il pagamento delle stesse.
Per questo motivo, il certificato non è disponibile per prestazioni di accompagnamento a pensione come APE sociale, assegni straordinari, isopensioni. Questi benefici, infatti, non sono rivalutati annualmente e continuano a essere corrisposti nella stessa misura per tutta la loro durata. Fanno eccezione però i commercianti che ricevono l’indennizzo annuale, commisurato al trattamento minimo e, di conseguenza, soggetto a rivalutazione.
Le informazioni fiscali a portata di click
Nel modello ObisM sono contenute una serie di informazioni utili ai fini fiscali, a partire dai criteri di calcolo della cosiddetta “perequazione automatica”. Quest’ultima determina il conguaglio versato con la mensilità di gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. Per l’anno 2020, l’Inps precisa che l’indice applicato corrisponde allo 0,5% rispetto a quello previsionale dello 0,4% per determinare l’importo versato a gennaio 2021.
Il certificato indica poi l’importo mensile lordo della rata di gennaio, dell’eventuale tredicesima, delle ulteriori due mensilità spettanti per variazioni nelle condizioni che determinano gli importi, come succede ad esempio per trattamenti di famiglia o se non si devono più versare le addizionali. Sono disponibili anche l’importo delle singole trattenute fiscali ed eventuali detrazioni di imposta applicate. Così come, nei casi previsti dalla legge, l’importo della trattenuta giornaliera che il pensionato dovrà comunicare al datore di lavoro. Inoltre, in caso di erogazione, si può verificare anche l’importo della quattordicesima.
Novità per l’IRPEF
Una novità in riferimento alla tassazione delle pensioni i cui titolari non risultino percettori di altre prestazioni pensionistiche. Per garantire l’applicazione dell’imposta in maniera omogenea nel corso dell’anno, infatti, a decorrere dal 2021, le ritenute IRPEF verranno calcolate tenendo conto dell’importo complessivo annuo della pensione, per cui le relative ritenute verranno trattenute mensilmente, al netto delle detrazioni eventualmente spettanti, nei mesi da gennaio a dicembre. Questo calcolo non incide sull’importo annuo dell’IRPEF trattenuta, ma assicura che la tassazione gravante sulla tredicesima mensilità sia omogenea a quella degli altri ratei. Le indicazioni sono riportate nella sezione “Informazioni fiscali” del modello.
Attenzione agli avvisi di comunicazione
Il certificato di pensione è utile anche per ricordare al pensionato alcuni obblighi di comunicazione all’Inps. In particolare, per i titolari di pensioni anticipate “Quota 100” e “precoci”, la percezione di redditi da lavoro che non sono cumulabili con la prestazione pensionistica. Mentre, per i soggetti dichiarati irreperibili, la variazione di indirizzo o il trasferimento di residenza.
Il certificato diventa “dinamico”
A decorrere da quest’anno, sarà possibile trovare il certificato di pensione 2021 in modalità “dinamica”. Questo significa che le informazioni saranno allineate ai dati aggiornati alla data della richiesta. Pertanto, per le pensioni della Gestione privata e di quella dei lavoratori dello spettacolo e dello sport, sarà possibile ottenerlo anche per le prestazioni liquidate in corso d’anno e verrà aggiornato in base alle informazioni disponibili in archivio alla data di richiesta del certificato stesso. Invece, per i certificati dei tre anni precedenti al 2021, sarà messa a disposizione la versione statica storicizzata, consultabile attraverso le stesse modalità.
© Riproduzione riservata