Il Governo annuncia il commissariamento di Inps e Inail e stabilisce nuove norme sull’età
Commissariamento e cambio ai vertici di Inps e Inail. Nel decreto legge cosiddetto “omnibus”, approvato giovedì sera dal Consiglio dei ministri, è stata inserita una nuova norma riguardante le nomine della governance dei due Istituti. I due presidenti attuali, Pasquale Tridico dell’Inps e Franco Bettoni dell’Inail, sono entrambi in scadenza (anche se per il primo è in realtà in atto un contenzioso sulla scadenza del mandato).
La nuova norma
Si tratta a tutti gli effetti di una riforma volta ad abolire la figura dei vicepresidenti e a modificare i poteri del presidenti, che non potranno più nominare i direttori generali. D’ora in poi, infatti, questi ultimi – afferma Palazzo Chigi – saranno scelti dal CDA con una procedura analoga a quella per le alte dirigenze della Pubblica Amministrazione. Anche la durata dell’incarico viene modificata passando, per lo stesso motivo, dai 5 anni attuali a 4.
Un “traghettamento” temporaneo
Non solo, nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi, si legge anche che la scelta della figura sia fatta “con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia”. I tempi tecnici di attuazione (entro fine maggio) rendono però intanto necessario il ricorso al commissariamento, con la sostituzione entro 10 giorni di Pasquale Tridico all’Inps e del presidente dell’Inail Franco Bettoni.
La norma sull’età
Il provvedimento inserisce anche un limite di età a 70 anni che dovrebbe incidere anche sul futuro della Rai. Si legge infatti nel DL: “Per le fondazioni lirico-sinfoniche, si prevede il divieto di ricevere incarichi, cariche e collaborazioni per coloro che hanno compiuto il 70mo anno di età. Il Sovrintendente delle medesime fondazioni cessa in ogni caso dalla carica al 70mo anno di età. i Sovrintendenti attualmente in carica, che hanno compiuto i 70 anni di età alla data di entrata in vigore del decreto, cessano l’incarico a decorrere dal 10 giugno 2023”. Una misura che produrrà i suoi primi effetti con il trasferimento di Carlo Fuortes, attuale amministratore delegato Rai alla direzione del Teatro San Carlo di Napoli.
Un provvedimento discusso
Il provvedimento ha, come prevedibile, creato tensioni negli ambienti parlamentari. Per le opposizioni si tratterebbe di uno stratagemma, utile per ricollocare i vertici dei due istituti portanti del Welfare e della televisione pubblica. Dal canto suo il governo giustifica il commissariamento di due enti pubblici (che normalmente avviene per motivi di particolare urgenza che ne impediscono il corretto funzionamento) con l’esigenza di riformare la governance. Del resto si tratta di una procedura prevista in caso di cambio di assetto degli organi di governo di un ente pubblico.
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