L’Europa è all’avanguardia nell’innovazione oncologica, ma dovrebbe fare di più. Italia 6° per i brevetti relativi alla lotta al cancro e per il maggior numero di startup in fase iniziale (46%)
L’innovazione oncologica è fondamentale per combattere i tumori. Nonostante rappresenti meno del 10% della popolazione mondiale, l’Europa concentra quasi un quarto dei casi globali di cancro e oltre un quinto dei decessi correlati. La buona notizia è che le innovazioni tecnologiche migliorano i tassi di sopravvivenza, grazie anche all’eccellenza dei sistemi sanitari europei (ed italiani) nella prevenzione e cura della malattia.
Start up oncologiche: l’Europa è leader, ma rischia di perdere terreno
Il cancro rimane una delle principali minacce per la salute in Europa, dove si concentrano quasi il 25% dei casi globali e oltre il 20% dei decessi, nonostante la regione rappresenti meno del 10% della popolazione mondiale. Uno studio dell’Epo (Ufficio europeo dei brevetti) mostra un rallentamento in Europa dei brevetti in alcuni tumori rispetto agli Stati Uniti. Tuttavia, evidenzia anche che l’Europa ospita il maggior numero di startup legate all’oncologia.
L’Italia è tra i leader europei nell’innovazione oncologica
In particolare, l’Italia è al sesto posto in Europa per numero di start up impegnate nell’innovazione oncologica con un totale di 80 nuove imprese legate all’oncologia, cifra superiore alla media UE di 48,9 a paese. In pratica – sottolinea lo studio – l’Italia rappresenta una quota del 4,6% di tutte le tecnologie oncologiche brevettate in totale in Europa nel periodo 2017-2021.
Le startup europee più forti nelle prime fasi di sviluppo
Nel complesso, lo studio rivela un netto contrasto nelle fasi di crescita dell’innovazione oncologica. Mentre l’Europa ha un maggior numero di startup nelle fasi di avvio, gli Stati Uniti la superano significativamente per numero di startup in fase di crescita avanzata. Quasi il 40% delle startup statunitensi legate alle tecnologie anticancro ha raggiunto questa fase avanzata, rispetto ad appena il 24% nell’Unione europea.
La ricerca pubblica italiana: un volano per l’innovazione oncologica
Gli enti di ricerca pubblici in Italia hanno contribuito in modo significativo ai progressi in campo oncologico, con un impegno diretto nella ricerca che rappresenta il 38,4% dei progressi dal 2016 al 2021, superando la media UE, che è del 32,6%. Se si includono anche i contributi indiretti alla ricerca, il contributo totale sale al 59,5% in Italia, evidenziando il ruolo cruciale di queste istituzioni nella lotta contro il cancro.
Le start up europee salvano vite, ma hanno bisogno di sostegno
“I risultati di questo studio devono servire da campanello d’allarme per il sistema europeo di innovazione oncologica” ha dichiarato il presidente dell’Epo António Campinos. “Mentre le tecnologie per la lotta contro il cancro evolvono rapidamente, l’Europa deve mantenere il suo vantaggio competitivo nell’innovazione oncologica e salvare vite. Le startup europee oncologiche sono un faro di speranza contro il cancro, ma hanno bisogno di investimenti e di sostegno per far crescere le loro invenzioni”.
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