Previsti 400 milioni di partecipanti per il festival indù del Kumbh Mela, un evento religioso senza precedenti: pellegrini e devoti sono da giorni in viaggio per purificarsi nelle acque sacre.
Il Kumbh Mela, il più grande raduno religioso al mondo, ha preso il via in India il 13 gennaio, richiamando centinaia di milioni di pellegrini indù per sei settimane di preghiere e bagni rituali nei fiumi sacri: il Gange a Haridwar, il Godavari a Nasik, lo Shipra a Ujjain e il Sangam ad Allahabad. Quest’anno, “si prevede un afflusso di circa 350-400 milioni di partecipanti, un numero che supera la popolazione combinata di Stati Uniti e Canada”, secondo le dichiarazioni del portavoce del festival Vivek Chaturvedi.
Già nella prima mattinata del 14 gennaio, circa sei milioni di devoti si sono immersi nelle acque sacre (con previsioni di oltre 20 milioni entro il secondo giorno), per il centro informazioni del governo statale.
“Occasione divina”
L’evento, definito dal Primo Ministro Narendra Modi un'”occasione divina” che riunisce “innumerevoli persone in una sacra confluenza di fede, devozione e cultura”, rappresenta una sfida logistica straordinaria.
Yogi Adityanath, primo ministro dell’Uttar Pradesh (stato situato nel nord dell’India), ha accolto i devoti invitandoli a “sperimentare l’unità nella diversità” in quello che viene descritto come il più grande raduno spirituale e culturale del mondo. Le immagini che arrivano dal posto mostrano una riva del fiume trasformata in una vasta tendopoli, con circa 150.000 bagni, una rete di cucine comunitarie in grado di sfamare fino a 50.000 persone contemporaneamente, e oltre 68.000 pali della luce a LED, tanto che le luci brillanti dell’evento sono visibili dallo spazio.
Numeri impressionanti
L’Ardh Kumbh Mela del 2019, che ha visto la partecipazione di 240 milioni di pellegrini, offre un’idea della portata dell’evento. Quest’anno, le autorità hanno implementato misure di sicurezza massicce, con pattugliamenti costanti giorno e notte e una rete di centri “oggetti smarriti” e un’app per aiutare i pellegrini persi a ritrovare le loro famiglie. La polizia indiana ha affermato di effettuare incessanti pattugliamenti giorno e notte per garantire la massima sicurezza.
La storia del raduno
Il Kumbh Mela, le cui date sono calcolate in base alla posizione di Sole, Luna e Giove, si tiene in quattro siti diversi in India: Nashik (Giove e Sole in Leone), Haridwar (Sole in Acquario), Prayagraj (Giove in Toro e Sole in Capricorno), e Ujjain (Giove e Sole in Scorpione). Le sue radici affondano nella mitologia indù, narrando una battaglia tra divinità e demoni per il possesso di una brocca contenente il nettare dell’immortalità. Secondo le credenze induiste, alcune gocce di questo nettare caddero nelle quattro città che ospitano il festival.
Problemi logistici
L’organizzazione del Kumbh Mela è un’impresa titanica. Il festival si estende su un’area di 40 chilometri quadrati e comprende abitazioni, strade, elettricità, acqua, torri di comunicazione e 11 ospedali. Più di 3.000 cucine e oltre 90 treni speciali supportano l’evento, mentre circa 50.000 addetti alla sicurezza e più di 2.500 telecamere di sorveglianza, alcune dotate di intelligenza artificiale, controllano e garantiscono la sicurezza della folla.
Una forte rilevanza politica
I leader indiani usano l’evento per rafforzare i legami con la maggioranza indù. Sotto il Primo Ministro Narendra Modi, il festival ha assunto un ruolo ancora più importante nella promozione del nazionalismo indù; alcuni, però, criticano questa strategia, accusando Modi di promuovere idee suprematiste indù anziché l’unità religiosa.
Con l’inizio ufficiale del Maha Kumbh Mela a Prayagraj, il mondo osserva con attesa questo straordinario incontro di fede e cultura, che si svolgerà per i successivi 45 giorni, segnando così un momento cruciale nella storia dei raduni religiosi.
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