Nei paesi dell’UE la normativa sul rinnovo della patente è molto varia. In Svezia, Belgio, Francia, Germania non sono previste procedure di rinnovo se non di tipo amministrativo e, nel caso della Germania, non sono basate sull’età.
In Nuova Zelanda, nel 2013, Robert Edwards guidava ogni mattina per 15 km fino alla prima edicola per comprare il giornale e poi tornare a casa: a quell’epoca aveva 105 anni ed era il più vecchio automobilista del mondo. Vantando un solo incidente e un’unica multa per eccesso di velocità, il neozelandese ha superato le visite per il rinnovo della patente per ben 12 volte dopo aver compiuto 80 anni.
Si tratta di un record che si appresta a diventare normalità se è vero che l’aspettativa di vita è aumentata e i senior godono di una salute migliore rispetto alle generazioni precedenti. Una considerazione a cui è giunto anche il governo svizzero che dal 1° gennaio ha alzato il limite d’età in cui gli automobilisti devono sottoporsi agli esami obbligatori per il rinnovo della patente: le visite, infatti, ora vengono fatte a partire dai 75 anni, anziché dai 70.
In direzione opposta si muove il Giappone, Paese in cui, lo scorso anno, il 13,5% degli incidenti stradali è stato causato da automobilisti over 65. Un dato che ha spinto il governo a ricercare alcune strategie che convincano i senior a rinunciare alla patente: già dieci anni fa le banche offrivano una percentuale di interessi maggiore agli anziani che abbandonavano la guida. Oggi, invece, si ricorre addirittura a sconti del 15% sui servizi offerti dalle pompe funebri o a buoni rilasciati dalla polizia per un pasto gratuito.
Guidare e godere di autonomia negli spostamenti è una libertà alla quale è difficile rinunciare. Lo sanno bene nel Regno Unito e lo sa il principe Filippo: il novantasettenne marito della regina che nei primi giorni del 2019 è rimasto coinvolto in un incidente d’auto mentre rientrava nella residenza di campagna. Uscito fortunatamente illeso dal sinistro, il reale britannico ha poi rinunciato alla patente di guida. Secondo uno studio condotto proprio in Gran Bretagna, però, gli over 60 rispondono correttamente ad un maggior numero di quesiti sul Codice della Strada rispetto ai giovani. Questo dato sembra quindi ricondurre gli incidenti causati dai senior a problemi che insorgono o si accentuano con l’aumentare degli anni, come i disturbi alla vista, la scarsa reattività o i rallentamenti motori.
Il sindaco di un piccolo comune del Brandeburgo, in Germania, ha proposto una soluzione alternativa per i senior che hanno rinunciato alla patente, promuovendo un servizio di minibus elettrici che arrivano direttamente a casa dell’utente: in questo modo anche chi ha difficoltà a raggiungere le fermate del trasporto pubblico è agevolato negli spostamenti. Un’idea che indossa vesti più futuristiche in Florida con lo studio pilota della start up Voyage. L’innovativo progetto americano prevede l’utilizzo di macchine senza conducente che fungono da taxi: a testarle sono i residenti dell’area urbana The Villages, che ospita 125mila abitanti per lo più over 55.
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