Mente sana in corpo sano, dicevano i latini. E, stando alla nostra vita degli ultimi tempi, tra lockdown e restrizioni c’è da credergli. La lunga permanenza in casa ha infatti messo a dura prova molti di noi e l’ultimo Dpcm, quello che ha imposto la chiusura delle palestre, ha lasciato a bocca asciutta gli appassionati di sport.
L’alternativa: lo sport all’aria aperta
Però, un’alternativa c’è. E sta nei parchi, all’aria aperta. Un’occasione, quella dell’attività fisica en plen air, suggellata da un accordo che, nei prossimi mesi, trasformerà parchi in ogni parte d’Italia in vere e proprie palestre a cielo aperto.
L’accordo, targato Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e Sport e Salute, la Società dello Stato che si occupa di sport e corretti stili di vita, punta a portare lo sport in luoghi dove magari altrimenti non sarebbe arrivato. «Rilanciamo lo sport a favore di tutti, dal bambino al nonno – ci ha detto il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella -. Il protocollo valorizza la bellezza dei nostri spazi e lo fa in un momento difficile per il Paese».
È dello stesso avviso anche il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, che ha aggiunto: «Cerchiamo in ogni modo di tenere vivo il mondo sportivo nell’epoca Covid. È nostro obiettivo, la nostra missione, perché lo sport è una rete di protezione civile. È l’ossatura sociale del Paese».
Così, con l’appoggio dei Comuni che collaboreranno al progetto, nei prossimi mesi saranno attrezzate aree all’aperto per mantenere viva l’attività sportiva che diffonde benessere psicofisico.
Siamo partiti da qui, allora, seguendo alcuni over 50 che, già oggi, nel rispetto delle norme anti-Covid praticano sport in gruppo e all’aria aperta. La loro esperienza nel nostro video racconto.
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