All’incontro internazionale partecipa anche Legambiente, con il CAI (Club Alpino Italiano) e altre associazioni. Per parlare di emergenza climatica e portare quattro proposte che salvino la montagna.
Si apre oggi a Kathmandu, in Nepal, il World Social Forum: proprio su una delle cime più alte del pianeta, oltre 1.200 associazioni di tutto il mondo si confronteranno, dal 15 al 19 febbraio, sui grandi temi d’attualità. Tra questi, la crisi climatica.
Legambiente, che fa parte della delegazione italiana, interverrà nelle tre sessioni dedicate al tema “emergenza climatica e montagna in crisi”, in programma il 16 e il 17 febbraio. L’associazione condividerà alcune sue esperienze sul campo, come la Carovana dei ghiacciai: un progetto che da quattro anni monitora lo stato di salute dei ghiacciai alpini. Porterà anche il “Manifesto per una governance dei ghiacciai e delle risorse connesse”, il report annuale “Nevediversa” e il documentario sull’agonia dei ghiacciai alpini.
Quattro proposte per salvare cime e ghiacci
Legambiente porta al World Social Forum quattro proposte, ricordando che l’emergenza climatica riguarda le vette di tutto il mondo, inclusi gli ottomila. In Nepal, ad esempio, sta nevicando e piovendo sempre meno. Secondo il rapporto ICIMOD, sulle catene montuose dell’Hindu Kush Himalaya i ghiacciai si stanno riducendo a un ritmo senza precedenti: entro la fine del secolo, potrebbero perdere fino all’80% del loro volume, se le emissioni di gas serra non saranno ridotte drasticamente.
Ed ecco di seguito le quattro proposte di Legambiente:
- un’alleanza internazionale per contrastare crisi climatica e agonia dei ghiacciai, per la difesa dei ghiacciai e delle risorse connesse;
- un maggiore investimento, a livello internazionale, su un turismo sostenibile in quota, a partire da quello sui cosiddetti “Ottomila” (così sono chiamate le quattordici montagne della Terra che superano gli ottomila metri di altitudine);
- l’impegno a un supporto reciproco nella realizzazione di buone pratiche di adattamento;
- campagne di informazione e sensibilizzazione, anche tra le comunità locali degli ottomila, sul tema della gestione dei rifiuti.
il World Social Forum, un momento importante per confrontarsi sulla crisi climatica
L’appuntamento in Nepal è importante per confrontarsi sui grandi temi d’attualità, primo fra tutti quello della crisi climatica. “Racconteremo i nostri monitoraggi in quota – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -, con Carovana dei ghiacciai, ma anche i primi ‘Requiem’ che abbiamo organizzato sulle Alpi per denunciare la fusione dei ghiacciai. E condivideremo le analisi e le denunce contenute nel report di “Nevediversa”, insieme alle proposte di adattamento alla crisi climatica in atto”.
Il Manifesto per una governance dei ghiacciai e delle risorse connesse
Al Forum partecipa Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e della campagna “Carovana dei ghiacciai”: “C’è un filo rosso che unisce le montagne europee e quelle del Nepal e delle altre nazioni – spiega – ed è quello della crisi climatica”. E segnala alcuni segnali d’allarme sotto i nostri occhi, come “la regressione dei ghiacciai, il fatto che nevichi sempre di meno e l’aumento degli eventi meteorologici estremi”. Tutto questo “sta cambiando il profilo delle montagne, rendendole anche più fragili e soggette a frane e crolli. Occorre agire con azioni e politiche concrete non più rimandabili, mettendo al centro il tema dell’adattamento climatico e della sostenibilità ambientale. Per questo proporremo, tra l’altro, di dar vita ad un’alleanza internazionale per la difesa della montagna e dei suoi giganti bianchi. È quanto stiamo già facendo in Italia, con il ‘Manifesto per una governance dei ghiacciai e delle risorse connesse’, frutto di un impegno collettivo ed europeo”.
Legambiente rilancia, in occasione del Forum, la petizione “Firma per i ghiacciai”, per sostenere e chiedere la messa di campo di sette interventi chiavi per la difesa dei ghiacciai.
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