Nell’ultimo anno le famiglie italiane hanno affrontato una spesa complessiva di 15,1 miliardi di euro per colf e badanti. Ben 8 miliardi sono andati a queste ultime e 7,1 miliardi alle collaboratrici familiari.
Sono i dati diffusi in anteprima dall’Osservatorio nazionale Domina (Associazione nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico) sul lavoro domestico, nel Rapporto annuale 2020 del settore.
Domina, con la collaborazione della Fondazione Leone Moressa, ha elaborato dati statistici della Ragioneria Generale dello Stato, di Istat e Inps, includendo i costi per i lavoratori domestici non in regola (quasi il 60% del totale del settore). Se si considera solo il lavoro regolare, invece, la spesa annua si attesta sulla cifra di 7,1 miliardi. Si tratta di 5,7 miliardi di retribuzione netta più contributi previdenziali e Tfr.
L’analisi delle entrate degli anziani con reddito prevalente da pensione e i consumi medi degli ultra 65enni che vivono soli, non lascia dubbi. Il margine di risparmio per un aiuto domestico risulta in questo caso molto ridotto. La maggior parte dei pensionati (il 55%), infatti, può permettersi solo un’assistenza di 5 ore a settimana. Se le ore passano a 25, allora la percentuale di chi può sostenere la spesa per colf e badanti cala drasticamente (20%). Pochissimi riescono a permettersi, con il solo reddito pensionistico, aiuti superiori.
Il commento
«Per le famiglie, l’assistenza degli anziani in casa – afferma Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina – è un costo gravoso: 8 miliardi solo per i lavoratori regolari. Abbiamo calcolato che questo impegno determina un risparmio per lo Stato pari a 10,9 miliardi di euro annui per i minori costi di gestione delle strutture per l’assistenza».
SINTESI DI: Colf e badanti, le famiglie spendono 15,1 miliardi l’anno, www.vita.it, 27-10-2020
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