I lavoratori anziani rappresentano il 37% della forza lavoro e per molti imprenditori l’invecchiamento attivo è un gap aziendale.
Per l’Inapp (l’Ente pubblico che studia e valuta le politiche di lavoro e formazione) nel 2022 in Italia è stata superata la soglia del 37% dei lavoratori tra i 50 e i 64 anni di età. E più di un imprenditore su quattro giudica il fenomeno uno svantaggio. Secondo una recente rilevazione dell’Ente su un campione di 2.500 piccole e medie imprese, oltre il 20% degli imprenditori ha riscontrato l’invecchiamento del personale negli ultimi 5 anni. E il 28% di loro considera l’aumento dell’età del personale uno svantaggio, in grado di compromettere la capacità di gestione dei carichi di lavoro o l’impiego di nuove tecnologie. Oltre all’adattabilità a nuove mansioni e la disponibilità ad un adattamento ad orari flessibili. Inoltre, per il 41% i lavoratori anziani possiedono competenze digitali inadeguate, che necessitano di ulteriori sviluppi.
Le cause dell’abbandono del lavoro degli over 50
L’indagine Inapp-Plus 2022, inoltre, evidenzia che tra gli over 50 inattivi, ma in età lavorativa e non ancora pensionati, il principale motivo di abbandono o perdita dell’ultimo impiego è stato l’impegno nell’assistenza ai familiari (31%), in particolare la cura dei figli (27%) e che nella medesima classe di età, sono il 52% coloro che cercano ininterrottamente lavoro da più di un anno.
Quello dei lavoratori anziani è uno degli aspetti della collaborazione tra Inapp e il Dipartimento per le Politiche della Famiglia. l’Accordo si inserisce nel quadro di un Paese sempre più anziano, con l’obiettivo di individuare e attuare politiche e strategie di promozione dell’invecchiamento attivo capaci di soddisfare i bisogni e le necessità emergenti, alla luce dell’andamento demografico del Paese.
Nuove politiche per un invecchiamento attivo
Quello dei lavoratori anziani, si legge in una nota, è solo uno degli aspetti dell’invecchiamento che saranno affrontati nell’ambito dell’Accordo. Anche perché le criticità legate all’invecchiamento si colgono anche su altri fronti. I dati della Sorveglianza Passi d’argento, ad esempio, evidenziano che il 18% degli over 64 si prende cura dei conviventi, il 13% di familiari o amici con cui non vive, il 4% partecipa ad attività di volontariato. Tuttavia, la disabilità interessa il 13% degli anziani (41% degli over 84) ed è più frequente fra le donne e le persone svantaggiate per condizione economica o basso livello di istruzione. Inoltre, il 15% degli anziani vive in situazioni di isolamento sociale. Disabilità e isolamento sono le cause principali di sintomi depressivi (9%) e insoddisfazione (18%) per gli anziani.
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