La Dop Economy, ovvero l’economia basata sui prodotti di Denominazione di Origine Protetta, continua a crescere nel nostro Paese. Lo fa in 61 province italiane su 107. I risultati del Rapporto Ismea-Qualivita 2024.
Per il secondo anno di seguito il settore Dop e Igp si è attestato sopra i 20 miliardi di euro. Un risultato che ne conferma la vitalità. Il settore agroalimentare ha un ruolo trainante nel nostro Paese, così come la sua capacità di attrarre nuovi investimenti. E questo nonostante le sfide climatiche e geopolitiche degli ultimi anni. La Dop Economy italiana, insomma, continua a crescere. È quanto emerge dal Rapporto Ismea-Qualivita 2024 che ha registrato un aumento del suo valore in 61 province su 107.
Il Veneto in testa alla classifica della Dop Economy
Il trend positivo riguarda, secondo i dati del Rapporto, soprattutto il Sud e Isole con un +4%. Una situazioni in continua crescita negli ultimi cinque anni. Con oltre 2,5 miliardi di euro di valore, la Lombardia conferma invece il suo primato nel Nord-Ovest. Il Veneto, già regione leader a livello nazionale, è anche in testa nel Nord-Est con 4,85 miliardi di valore. Al contrario, il Centro segna una battuta d’arresto: la Toscana cala del -5,5%. Resta però una situazione che racconta la forza e la capacità di imporsi del nostro Made in Italy di qualità.
Il primo posto – come dicevano – a livello regionale va al Veneto, con 4,85 miliardi di euro. Subito dopo troviamo l’Emilia-Romagna con 3,87 miliardi e la Lombardia con 2,58 miliardi. Le quattro regioni del Nord-Est, da sole, costituiscono il 54% del settore Dop e Igp per un valore di circa 11 miliardi. Brescia, Treviso, Vicenza, Cremona e Udine sono quelle che – in termini assoluti – hanno raggiunto i risultati migliori fra le prime venti province. Calano invece Modena (-8,6%), Verona, Siena e Reggio nell’Emilia.
Oltre 20 miliardi di incasso. 11,6 grazie all’export
Su oltre 20 miliardi la Dop Economy ne incassa 11,6 grazie all’export. In dieci anni il settore è cresciuto del 52% contribuendo per il 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare. I prodotti Dop italiani contano 317 consorzi di tutela, oltre 194mila imprese e quasi 850mila occupati. Il Grana padano è il prodotto più richiesto: il suo valore l’anno scorso è cresciuto dell’8,8%. Al secondo posto troviamo il Parmigiano reggiano, comunque in discesa del 7%. Al terzo il Prosciutto di Parma (+2%) e al quarto la Mozzarella di bufala campana (+5,1%).
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