Una pentola a vapore in grado di rendere i cibi morbidi e digeribili, dedicata agli anziani con problemi di masticazione e deglutizione. L’invenzione arriva dal Giappone, il Paese con la più alta percentuale al mondo di over 65.
Assomiglia ad una normale vaporiera per la cottura del riso, ma secondo i suoi realizzatori potrebbe rappresentare una rivoluzione in cucina. DeliSofter – così si chiama – è nata dal progetto di due ingegnere della Panansonic, Tokie Mizuno e Megumi Ogawa, che hanno anche creato una società per produrre e commercializzare l’apparecchio dedicato a chi ha bisogno di una dieta specifica.
Dall’esperienza diretta alla realizzazione del progetto
In realtà è stata l’esperienza diretta ad ispirare entrambe le donne: Mizuno per via della nonna ultracentenaria e Ogawa per l’assistenza al padre. Si sono quindi lasciate andare alla realizzazione del progetto.
La macchina funziona tagliando prima il cibo con una serie di lame. Quindi lo sottopone a una pressione estremamente elevata ad una temperatura di 120° C. Questo trattamento permette di realizzare una cottura che non crea problemi durante il pasto e la digestione. E senza sacrificare il gusto. «Il pollo fritto risulterà morbido abbastanza da essere tagliato con una patatina», hanno promesso le inventrici.
La silver economy in Giappone vale 200 miliardi di Yen
DeliSofter però è solo l’ultimo di una lunga serie di gadget per l’assistenza alla persona made in Giappone. Dai letti meccanizzati ai robot in grado di conversare, fino agli esoscheletri firmati Honda Motor per aiutare la deambulazione, le aziende tecnologiche del Paese si stanno sempre più specializzando nella cura delle esigenze di una popolazione senior in costante aumento. Si stima che nel solo nel comparto alimentare, gli investimenti in questo senso supereranno i 200 miliardi di Yen entro il 2025.
Dal tradizionale cuociriso alla nuova pentola a pressione
In una Rsa di Osaka stanno già sperimentando la nuova pentola e i giudizi sembrano positivi. «Volevamo smettere di fornire cibo tritato e abbiamo fatto il possibile, ma tutte le opzioni erano costose e richiedevano molto tempo – ha dichiarato la manager della struttura Takahiro Koyama -. Ora invece basta premere un pulsante. I nostri chef la adorano perché non hanno bisogno di tagliare a cubetti il cibo che hanno cucinato, e i residenti sono contenti perché i piatti hanno un bell’aspetto e questo migliora il loro appetito».
Il lancio del prodotto è avvenuto grazie a BeeEdge, una piattaforma di finanziamento per startup guidata da Scrum Ventures con la partecipazione di INCJ e Panasonic, che ha permesso di creare la nuova società Gifmo. La pandemia ha ritardato l’uscita della vaporiera sul mercato ma da quando, nel luglio scorso, è stata commercializzata, oltre mille unità sono state vendute, con l’ambizione di sostituire, nel tempo, il tradizionale cuociriso.
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