Ni Tonglian è un contadino 71enne che vive nel villaggio di Jiangxiang, in quella parte di Cina che si affaccia sul Mar Giallo. Ni abita gratuitamente da quasi 10 anni in un condominio a schiera insieme a sua moglie. Ma non è l’unico a godere di questa situazione: qualsiasi anziano di Jiangxiang infatti può avere un appartamento gratuito dopo i 65 anni. Così, moltissimi si sono trasferiti nelle 192 bieshu (ville) costruite dal comitato del villaggio.
Le villette sono dotate di stufe, gas naturale, pannelli solari e quasi tutto ciò che è necessario per la vita quotidiana. Sono costruite lungo la strada principale, accanto agli altri modelli di bieshu, quelli per le famiglie più giovani, così da facilitare lo scambio tra le generazioni. «Più del 90% delle persone anziane di qui si è trasferito in questi appartamenti – racconta entusiasta Ni ai giornali -. Non solo viviamo gratuitamente, ma riceviamo addirittura una pensione dal nostro villaggio».
Un modello di Welfare locale
Infatti, a Jiangxiang, tutti hanno diritto ad una pensione: gli uomini quando compiono 58 anni e le donne quando raggiungono i 55. Più la persona è anziana più la sua pensione è alta: a partire da 600 yuan (75 euro) per gli over 55 fino a 2.300 yuan (circa 300 euro) per chi ha raggiunto i 90 anni. Inoltre è previsto un bonus di fine anno per l’equivalente di 1.500 euro a persona, derivante dai proventi della produzione locale.
I senior, poi, a seconda delle loro capacità, possono praticare diverse attività: agricoltura, pesca, turismo e artigianato.
Infine, il villaggio offre loro importanti sostegni per il mantenimento della salute. L’amministrazione si impegna a pagare una Cooperativa per l’assistenza medica e provvede anche a rimborsare la metà delle spese sostenute oltre la copertura assicurativa.
C’era una volta un villaggio
Ni e sua moglie assistono gratuitamente all’opera cinese almeno una volta al mese. Amano leggere giornali, passeggiare nei parchi e condividere in casa il piacere di un buon libro.
Mai da giovani avrebbero immaginato di trascorrere una vecchiaia così serena. Allora infatti il villaggio era completamente diverso. Ni ricorda ancora quando lui e i suoi vicini vivevano in case fatiscenti con muri di terra e tetti di paglia. Prima degli Anni ’70, il reddito medio annuo degli abitanti del villaggio era inferiore a 70 yuan. A causa della povertà, poi, oltre la metà degli uomini con più di 35 anni non riusciva a formarsi una famiglia.
Uniti per un futuro migliore
Coloro che oggi sono anziani ricordano la figura dell’allora ventitreenne segretario di partito Chang Desheng che, nel 1966, divenne il direttore del villaggio. Attribuiscono a lui la loro rinascita. Tanto da impedirgli di andare in pensione al compimento del suo sessantesimo anno di età.
Tutti, se intervistati, ricordano con emozione il giorno in cu si sono impegnati per cambiare il loro destino. Chang e gli abitanti del villaggio hanno trascorso più di 10 anni lavorando insieme duramente. Per incrementare l’agricoltura, hanno trasportato i terreni migliori da zone lontane. Spesso si alzavano alle 4 del mattino, camminando per ore con due ceste piene di terra sulle spalle. E hanno iniziato a gestire un’azienda siderurgica divenuta col tempo una delle più importanti della provincia.
La rinascita di un villaggio
Ora il paese ha una biblioteca, un cinema, un teatro e un museo della scienza. Inoltre attrae ogni anno migliaia di visitatori, grazie alla sua natura rigogliosa e al suo turismo eco-sostenibile. Più del 60% della sua superficie è infatti ora ricoperto da alberi e fiori. Il territorio è ricco di corsi d’acqua e parchi e nei terreni agricoli si coltivano prodotti biologici. Il modello di Welfare per la Terza Età fondato sull’abitare, il sostegno economico, l’assistenza e lo scambio generazionale ha funzionato.
Il messaggio di Jiangxiang
Il messaggio trasmesso da quest’angolo della Cina rurale è che gli anziani sono degni di rispetto e meritevoli di ricevere le risorse economiche messe in campo da tutta la collettività. Sono stati loro infatti a lavorare duramente per decenni, trasformando terreni depressi e improduttivi in una agricoltura prospera e all’avanguardia. Con il loro contributo e i loro sacrifici hanno creato le basi per la prosperità del loro villaggio. Grazie alla loro autonomia economica, inoltre, gli anziani di Jiangxiang sono orgogliosi di non dover dipendere dai loro familiari più giovani. Piuttosto sono loro a dichiararsi preoccupati per il futuro dei loro nipoti.
© Riproduzione riservata