Era il 2017 quando Robert Marchand ha smesso di andare in bicicletta: entrato nella storia del ciclismo per aver segnato il record nella categoria over 100, il francese di 107 anni è tuttora il corridore più anziano del mondo. I medici hanno consigliato a Marchand di riposarsi e di non sforzare ulteriormente il proprio fisico dopo che nel 2015 ha corso una tappa del Tour de France: per lui è stata una decisione sofferta, ma ha abbandonato le gare ciclistiche dedicandosi ad una vita più tranquilla uscendo in bicicletta ogni mattina per fare la spesa.
Fin da bambini pedalare in sella ad una bicicletta è sinonimo di libertà, si tratta di un mezzo di trasporto ecologico che fa bene alla salute, anche dei più anziani. Sempre che non si abbiano le pretese del signor Marchand! Se praticata in modo regolare e con moderazione infatti, l’attività fisica svolta sulle due ruote aiuta l’organismo a mantenersi in forma e ne protegge l’integrità. Pedalare aiuta a rimanere in salute favorendo la circolazione, abbassando la pressione sanguigna e migliorando la capacità polmonare. Inoltre, aiuta a perdere peso e tonifica la muscolatura degli arti inferiori che consentono una miglior deambulazione e un equilibrio più sviluppato. Ma non è un beneficio solo fisico: dal punto di vista psicologico, grazie al rilascio di endorfine durante l’esercizio fisico, l’umore migliora e si prova un senso di piacevole rilassatezza.
Quando insorgono problematiche legate ad una limitata capacità di movimento o ad un indebolimento del tono muscolare e della resistenza allo sforzo, in molti si trovano costretti a rinunciare al piacere di un giro in bicicletta e al benessere che ne deriva. Un sacrificio che può essere evitato utilizzando mezzi a pedali pensati appositamente per le persone anziane e per chi ha difficoltà motorie. Le biciclette elettriche o con pedalata assistita, chiamate anche e-bike, sono mezzi con un motore che si attiva esclusivamente quando si azionano i pedali e sono dotate di un sensore che attiva la pedalata assistita fino a una velocità di 25 km/h.
Le e-bike parte integrante del progetto danese “in bici senza età”, recentemente approdato in Italia. L’iniziativa nasce dal commovente incontro tra Ole e Thorkild nel 2013 quando il primo, giovane vicino di casa, caricò il secondo, 97 enne, su un risciò a noleggio per fargli fare un giro della città. Da quel momento, Ole ha ampliato il suo servizio in tutta Copenaghen e ha dato vita ad una vera e propria catena di trasporti per anziani con lo slogan “Il vento tra i capelli è un diritto”. I risciò, detti Triobike, dispongono di un vano a due posti nel quale stare seduti davanti, un cappuccio retrattile e una coperta impermeabile difendono i passeggeri dalle intemperie sfoggiando un inconfondibile colore rosso. Le finestre assicurano una vista a tutto tondo e il conducente si posiziona su una bicicletta con pedalata assistita nella parte posteriore. In Italia finora sono arrivate a Torino, Cagliari e Bologna: nel capoluogo emiliano il progetto è sostenuto dalla cooperativa sociale Dolce che organizza due uscite settimanali per i residenti della casa di riposo Villa Paola. Il progetto si sostiene principalmente con finanziamenti esterni e il crowdfunding delle associazioni. Per gli anziani che usufruiscono del servizio è un momento unico per rivivere i ricordi legati alla propria città.
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