Imperia è la città con il migliore indice di vivibilità climatica in Italia. A dimostrarlo l’indice climatico sviluppato da ilMeteo.it e il Corriere della Sera, che ha raccolto e analizzato i dati meteo relativi ai capoluoghi di provincia
La classifica in base all’indice di vivibilità climatica: Imperia, Biella, Agrigento
Imperia raggiunge i 999 punti, assegnati in base a 17 parametri, tre in più delle precedenti edizioni dello studio, superando la seconda classificata, Biella, di 8. La città piemontese, penalizzata dalla forte siccità degli anni scorsi, recupera terreno grazie alla posizione collinare, che riesce a combinare al meglio temperatura e indice di calore. Al terzo posto c’è Agrigento, che comunque sta vivendo una grande carenza d’acqua, seguita da Cuneo e Macerata, che perde quattro posizioni dal 2022.
I parametri dell’indice di vivibilità climatica
Per ognuna delle città sono stati confrontati i 17 parametri ora dopo ora, giorno per giorno, per 24 anni su un totale di oltre 380 milioni di dati.
Brezza estiva, comfort per umidità, escursione termica, giorni freddi con temperatura massima inferiore ai 3 gradi, indice di calore, nebbia, notti tropicali con temperatura media oltre i 20 gradi, nuvolosità diurna, ondata di calore, giorni di pioggia: questi gli indicatori considerati per stilare la classifica.
Sono stati introdotti anche i giorni di gelo, ossia quando la temperatura minima scende sotto lo zero, e gli eventi estremi, come le precipitazioni sopra i 40 millimetri e le raffiche di vento oltre i 40 km/h.
Le città con gli indici peggiori
Le grandi città hanno ottenuto i risultati peggiori: Milano è 77esima e perde due posizioni rispetto allo scorso anno, Roma è 93esima e perde 50 posizioni, Napoli passa dal 19esimo al 79esimo posto. Perdono in qualità climatica anche Palermo, che passa dal 32esimo al 46esimo posto, Venezia dal 13esimo al 35esimo, Bari dal quinto al 53esimo. Migliorano solo Torino (da 86 a 51) e Bologna (da 94 a 44).
In coda alla classifica ci sono Firenze, che perde trenta posizioni rispetto al 2023, ed ha le rilevazioni peggiori per il caldo estremo, e Terni, ultima, perché unisce alte temperature e tassi elevati di umidità.
Il riscaldamento globale e l’Indice di vivibilità climatica
Il riscaldamento globale incide sull’Indice di vivibilità climatica, soprattutto nelle città di pianura che perdono molte posizioni. Molto meglio i capoluoghi di provincia in collina e in montagna, o lungo le coste, grazie alla brezza marina.
Secondo gli esperti de IlMeteo.it l’Italia e il Mediterraneo rappresentano un’area dove l’innalzamento delle temperature è più veloce rispetto al resto del mondo, con un aumento costante di eventi estremi come siccità, alluvioni e grandinate. Per questo è un ottimo bacino di studio per capire cosa stia succedendo al clima e cosa possiamo aspettarci in futuro.
© Riproduzione riservata