Far diventare tutto un gioco così da coinvolgere, informare e far comprendere temi a volte complessi. È la missione della gamification, una serie di tecniche ludiche e di strumenti tecnologici che favoriscono apprendimento e memoria.
Ad Udine la sua applicazione ha dato vita ad un progetto all’avanguardia, che ha meritato il finanziamento dell’UE.
Si chiama The Playful Paradigm ed è uno scambio tra generazioni che avviene attraverso un gioco. L’Unione Europea, tramite il programma Urbact, ha premiato quest’iniziativa, riconoscendola una “buona pratica europea” insieme ad altre 96 città.
E così il capoluogo friulano sta lavorando, insieme ad altri centri europei – Cork, Esplugues, Viana do Castelo e Klaipeda –, alla promozione di un modello di inclusione e coesione sociale, una strategia urbana a tutto tondo, che vede per protagonista il gioco.
The Playful Paradigm mette in contatto diverse generazioni, stimola cognitivamente i senior riutilizzando degli spazi pubblici e recuperandone alcuni abbandonati, come quello che è stato trasformato in Ludoteca e, oggi, è aperto a bambini, famiglie ed anziani.
Il gioco è essenziale per lo sviluppo dei bambini, ma è importante anche per le persone anziane, perché consente di mantenere l’attività fisica e cognitiva, e di prevenire il decadimento mentale. Se applicate nelle città, le attività ludiche si rivelano strumenti potenti. Possono essere utilizzate nei quartieri svantaggiati, nelle scuole, con i ragazzi. Aiutano ad innescare la partecipazione della società civile.
E sono anni, ormai, che la città di Udine è apripista in queste iniziative. Il capoluogo friulano vanta, infatti, un ricco calendario annuale di eventi che mettono in pratica le strategie di gamification. Come “CamminaMenti – Muovi le tue menti”, con giochi per la prevenzione della demenza e l’inclusione delle persone anziane. Oppure “Energia in gioco”, dove bambini e famiglie imparano, giocando, come si risparmia energia.
Ed ancora la Giornata mondiale dei Giochi, il Pi greco Day, il Darwin Day, la Biblioteca dei libri viventi; il progetto Smart play – fai la mossa giusta, un’iniziativa di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico.
E poi c’è l’Archivio Italiano dei giochi: si trova all’interno di un’area di proprietà pubblica che ospitava l’ex macello comunale. In disuso per molti anni, oggi ha ripreso vita. Nel periodo primaverile ed estivo diventa anche teatro di giochi all’aperto. È stato inaugurato nel 2017, con l’obiettivo di stabilire la prima classificazione italiana dei giochi tradizionali e moderni.
La Commissione Europea è sempre alla ricerca di buone pratiche da promuovere e diffondere, ed in questo caso l’esempio virtuoso arriva dall’Italia, grazie alla città di Udine, e alla sua cultura sulla gamification da promuovere a trecentosessanta gradi.
© Riproduzione riservata