«Immagini raccapriccianti le violenze subite dagli anziani nelle Rsa della nostra Regione. Telemedicina, potenziamento degli operatori e contributo economico per i caregiver migliorano l’offerta della Terza età»
Genova, 17 febbraio 2023 – «Sono immagini che sconvolgono quelle filmate nella RSA “Le Palme” di Arma di Taggia. Neppure l’offuscamento dei volti degli indagati e delle vittime – come prevede la tutela della privacy – riesce a togliere drammaticità a quei gesti». Sono le parole della presidente di 50&Più Regione Liguria, Brigida Gallinaro, dopo che la Guardia di Finanza di Imperia ha eseguito 24 misure cautelari, contestando reati come maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani ricoverati in una RSA locale. Le accuse contestate sono pesanti.
«La cosa che più colpisce di questa preoccupante vicenda è che è accaduta nella “nostra” Liguria, la Regione più anziana d’Italia e, secondo Eurostat, anche la seconda più anziana d’Europa. Noi della 50&Più Liguria, come per il resto della rete nazionale 50&Più, siamo in prima linea affinché gli anziani vedano tutelati i propri diritti. Per questo ho incontrato il Professor Paolo Tanganelli, attuale Garante dei Diritti degli Anziani del Comune di Genova», ha aggiunto la presidente di 50&Più Liguria.
«Quello che è successo, purtroppo, è la punta dell’iceberg di un’assistenza non perfetta, il campanello di allarme di un problema che va affrontato – ha dichiarato Paolo Tanganelli -. Al di là della protesta, necessaria, questa è l’occasione per focalizzarci su quegli aspetti che possono migliorare l’offerta di cura della terza età, a partire dal potenziamento del numero delle persone che lavorano nelle RSA (riducendo così l’effetto burnout) sino all’aumento del contributo economico destinato alle famiglie per i loro cari ricoverati. Si tratta solo di una parte dei nodi da sciogliere: serve un impegno più massiccio della telemedicina (che non deve rimanere solo sulla carta) e un impiego più concreto e uniforme delle videocamere di sorveglianza. Inoltre, potremmo cominciare a pensare RSA più “aperte” in cui sia più facile per le famiglie entrare in contatto con i pazienti e a questi ultimi di essere maggiormente integrati nel tessuto sociale. Se tutte queste problematiche non verranno affrontate, il rischio che si verifichi l’ennesimo caso di abusi resta elevatissimo».
«L’incontro con una figura istituzionale così importante, dopo i fatti di Arma di Taggia, è da ritenersi un passaggio obbligatorio. Sono molto soddisfatta della presa di posizione del Professor Paolo Tanganelli. Fatti ingiustificati come questi devono essere combattuti in ogni maniera possibile. Emerge con chiarezza che alcune RSA vivono situazioni di carenza di personale e di dipendenti malpagati. Non possiamo generalizzare sulla situazione dell’assistenza in Italia, ma il nostro pensiero è andato a tutte quelle persone che potrebbero correre questi rischi. Penso soprattutto ai nostri soci, perché è nostro compito tutelarli e assisterli. Dobbiamo far sentire la nostra voce e rassicurarli, far capire loro che noi ci siamo e ce ne occupiamo. Questa è una promessa. A tal proposito presto rivedremo il Professor Tanganelli in Comune, insieme ad altre associazioni, per programmare e mettere in atto proposte condivise a tutela della terza età. Il prossimo 22 febbraio abbiamo già in programma un incontro a cui parteciperanno lo stesso Garante e Francesca Corso, Assessora alle Politiche di prevenzione e contrasto dei fenomeni del Disagio e della Solitudine di Genova. Sarà l’occasione per condividere le nostre riflessioni sul bisogno di tutela delle persone anziane. La speranza è che presto non si legga più di questi fatti», ha concluso Brigida Gallinaro.
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