Per sostenere le zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, 50&Più e Fondazione Orlando si uniscono. 50&Più, infatti, promuove la sottoscrizione del 5×1000 a favore della Fondazione Giuseppe Orlando che destinerà quanto raccolto al sostegno e al recupero delle zone colpite dall’emergenza
L’alluvione dei giorni scorsi in Emilia-Romagna ha coinvolto 44 comuni tra cui le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e la città metropolitana di Bologna. Le quantità senza precedenti di pioggia, infatti, hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua (tra cui i fiumi Santerno, Sillaro, Savio, Lamone, Rabbi, Bidente-Ronco e i torrenti Idice, Quaderna, Ravone, Senio, Marzeno, Pisciatello e Rigossa) portando a inondazioni che si sono riversate nei campi, nelle strade, nelle piazze cittadine e nelle case. Si sono inoltre verificati 250 dissesti e frane in 48 comuni. Moltissime famiglie, nonostante l’allerta sia rientrata, sono ancora senza abitazione: alcune hanno perso tutto nel fango, altre non posso farvi ritorno per la pericolosità delle zone in cui vivevano. Dimostrando solidarietà a loro e a tutte quelle realtà lavorative colpite da questa emergenza, 50&Più promuove la sottoscrizione del 5×1000 a favore di Fondazione Orlando che devolverà quanto raccolto al sostegno e al recupero delle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna.
Le due fasi dell’emergenza in Emilia-Romagna
L’emergenza che ha colpito il territorio emiliano-romagnolo, infatti, si è svolta in due fasi, generando una reazione a catena di difficile gestione. Già il 3 maggio Guardia di Finanza e Polizia di Stato, secondo le indicazioni del Dipartimento della protezione civile, hanno disposto la chiusura di alcuni ponti nella zona del ravvenate e poche ore dopo il Comune di Ravenna ha lanciato un’allerta per la possibile piena dei fumi Montone e Lamone, disponendo l’evacuazione del comune di Faenza a scopo precauzionale. Nella prima mattinata il centro storico di Castel Bolognese si è ritrovato allagato a causa dell’esondazione del Senio, mentre ha ceduto un argine del Sillaro. Sono bastate poche perché oltre 250 persone venissero evacuate in tutto il Ravennate e Anas disponesse la chiusura di numerosi tratti stradali statali, regionali e provinciali. A fine giornata le persone evacuate sono state oltre 450 e il Centro Funzionale, l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile hanno emesso una prima allerta rossa per piene dei fiumi sulla Romagna fino al giorno successivo.
Dieci giorni dopo, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione ha disposto una nuova allerta – questa volta arancione e gialla – per criticità idrogeologica nelle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e per le zone collinari del Bolognese e del Ravennate. La sera di lunedì 15 maggio sono state evacuate preventivamente molte vie di Castel Bolognese, mentre il giorno successivo, il 16 maggio, a Casola Valsenio (in provincia di Ravenna) il fiume ha iniziato ad ingrossarsi nel primo pomeriggio a causa delle forti piogge che non sembravano attenuarsi. La piena è arrivata inesorabile poche ore più tardi: le terre emiliano-romagnole sono state colpite duramente e innumerevoli sono state le coltivazioni allagate, gli allevamenti distrutti, le case inagibili. In totale si conteranno 15 vittime e qualche giorno più tardi viene annunciato che la superficie di territorio del Comune di Ravenna evacuata è stata pari a 10.873 ettari e in totale, su tutta la provincia ravennate, sono state evacuate in via precauzionale 27.775 persone.
50&Più e Fondazione Orlando per le zone alluvionate
A fronte di queste difficoltà e di quelle che ancora persistono – come lo smaltimento di fango dalle cantine, dalle case e dalle attività commerciali; il riciclo di mobili ormai inutilizzabili; il recupero di terreni e allevamenti distrutti e la raccolta di beni di prima necessità (cibo, abiti, medicinali e altro) per tutti colori che non hanno potuto fare ritorno a casa – 50&Più e Fondazione Orlando si uniscono per raccogliere quanti più fondi possibili. Tutto ciò che verrà raccolto grazie alla sottoscrizione del 5×1000 a favore di Fondazione Giuseppe Orlando, infatti, sarà interamente destinato al sostegno e al recupero delle zone colpite dall’emergenza.
La sottoscrizione del 5×1000 a favore di Fondazione Giuseppe Orlando
La Fondazione Giuseppe Orlando è un ente senza scopo di lucro, costituito nel 2000 da Confcommercio-Imprese per l’Italia. Svolge la propria attività nei settori dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione, della formazione e della tutela dei diritti civili. Inoltre, promuove iniziative per la prevenzione ed il contrasto dell’usura e di altri reati di carattere economico-commerciale, nonché per il sostegno alle vittime di tali reati. Grazie al 5×1000 e alla sinergia instaurata con le Associazioni territoriali e di categoria del sistema Confcommercio, Fondazione Giuseppe Orlando è in prima linea per fornire aiuti concreti ed immediati alle popolazioni ed alle imprese colpite da calamità naturali e da eventi criminosi. Per devolvere il proprio 5×1000 a favore di Fondazione Orlando, che destinerà l’intero ricavato al sostegno e al recupero delle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, in fase di 730 basterà porre la propria firma in uno dei sette riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione e scrivere il codice fiscale 97246640581.
Alcune immagini dell'alluvione in Emilia-Romagna
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