Uno studio dell’Università di Harvard ha trovato una forte correlazione tra la longevità, la felicità e le relazioni positive instaurate con parenti, vicini, amici
Un libro di qualche anno fa che raccoglieva i più bei discorsi tenuti agli studenti del college dello scrittore americano Kurt Vonnegut si intitolava Quando siete felici, fateci caso, uno sprone alla consapevolezza e all’apprezzamento del momento in cui viviamo. La domanda, però, a questo punto sorge spontanea: “Ma quand’è che poi ci sentiamo davvero felici?”. Nel 1938 i ricercatori dell’Università di Harvard avviarono uno studio pluridecennale (il più lungo mai condotto finora) per scoprire il segreto della felicità.
Il progetto ha seguito dall’adolescenza nel corso di tutta la vita 724 uomini (e sarebbe stato estremamente interessante coinvolgere anche il genere femminile). Del gruppo originale – con diversissima estrazione economica e sociale e del quale faceva parte persino il presidente John F. Kennedy – ne sono oggi rimasti 60. I risultati sono a dir poco interessanti: carriera, denaro, esercizio fisico, dieta sana di certo non guastano, ma uno solo è l’immancabile costante di una vita felice: solidi rapporti in famiglia e nella comunità. Lo studio di Harvard ha infatti trovato una forte correlazione tra la longevità, la felicità e le relazioni positive instaurate con parenti, vicini, amici. Da una parte, si tratta di una questione di “cura” ed “informazioni”: inserite in un contesto di cura reciproca le persone “si tengono d’occhio” le une con le altre e scambiano informazioni utili per mantenere la propria salute. Ma non si tratta solo di questo: dall’altra parte, infatti, una buona salute sociale, fatta di rapporti autentici di affetto, considerazione e solidarietà, risponde ad un bisogno psicologico profondo, quasi atavico, che non a caso ha fatto definire già migliaia di anni fa (Aristotele dixit) l’uomo un “animale sociale”: ecco perché non basta per una vita felice bastare a sé stessi o stare semplicemente “connessi”. Bisogna curare le relazioni e coltivare le connessioni fino a renderle parte strutturale (e reale) della propria vita. Lo sa bene la nostra 50&Più che su questo assunto ha costruito la propria missione associativa e tutte iniziative in cui si realizza, come nel prossimo giugno gli Incontri a Marina di Cutro o a luglio la Settimana della Creatività di Assisi. Se la comunità è dunque il segreto della longevità e della felicità, 50&Più è uno dei migliori strumenti della “Fullgevity”, ovvero di una vita non solo lunga (longevity) ma anche piena (full) di significato e valore.
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