Esce in questi giorni il Salvato2022, il Dizionario della Canzone di Iacobelli Editore. L’ultima pubblicazione di Dario Salvatori: uno splendido viaggio nella musica italiana e internazionale.
Le note e i suoni ci accompagnano sempre, anche quando non ce ne accorgiamo, e si fissano nella memoria. Poi, possono restare lì, finché capita di sentire una melodia e improvvisamente riaffiorano immagini. La musica attiva il ricordo e crea sensazioni uniche e personali e le canzoni, in particolare, sono parte integrante della vita di ognuno.
Il Salvatori 2022: 20mila canzoni in un unico volume
Per raccoglierne il più possibile Dario Salvatori, grande conoscitore di musica, giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico e televisivo, ha raccolto oltre 20mila schede di canzoni suddivise per titolo, autori, interpreti e anno di pubblicazione con un commento storico-critico. Dal 7 dicembre in libreria, Il Salvatori 2022, un dizionario della canzone incisa che abbraccia anche il ‘600 e il ‘700, offre un panorama completo delle canzoni che hanno lasciato il segno. Un vasto assortimento di quello che è stato scritto e pubblicato in un arco temporale lungo tre secoli e che appartiene a diversi generi. Pop, rock, jazz, blues, dance, folk, country, musica leggera, reggae, operetta, rap, hip hop, R&B.
Gli albori de Il Salvatori
La prima edizione del dizionario risale al 2014, poi costantemente aggiornato. È sì uno strumento di consultazione ma anche un appassionante libro di lettura che, senza una pretesa di completezza, attraverso canzoni di tutti i tempi e nazionalità, ripercorrendo anche la storia di quelle che hanno cambiato la nostra vita. Tra aneddoti poco noti, racconti e chicche, si passa dai grandi autori ed interpreti a personaggi minori e a volte poco conosciuti. Dalle grandi hit italiane e internazionali alle canzoni che non hanno avuto il giusto riconoscimento o sono poco conosciute dal grande pubblico.
Opera unica nel panorama musicale, non è un lavoro destinato solo a collezionisti e appassionati ma a un pubblico vasto che vuole scoprire qualcosa di nuovo su canzoni a cui sono legati indelebili ricordi e che hanno segnato momenti importanti. Ogni scheda è accompagnata da un sintetico giudizio rappresentato dai “pallini” in testa alla scheda (metodo largamente utilizzato nei quotidiani o riviste), la cui attribuzione va contestualizzata e tiene conto di diversi parametri.
Dario Salvatori e i webinar di Spazio50 per parlare della musica che cambia
Dario Salvatori è il protagonista del nuovo ciclo webinar di Zoom per gli appassionati di musica. Nelle prossime puntate discuteremo con lui di come l’avvento del digitale abbia trasformato l’industria musicale e di come le classifiche si siano evolute nell’ultimo decennio. Il mercato musicale, infatti, è cresciuto durante la pandemia. In Italia, ad esempio, il digitale rappresenta l’85% del fatturato del prodotto musicale mentre l’80% è costituito dallo streaming. Un trend che è facile ritrovare sui nostri dispositivi mobili ormai quasi tutti contenenti una fitta libreria di brani cui è possibile accedere in qualunque luogo e momento.
Si registra una crescita dell’e-commerce e, se il vinile continua a mostrare una crescita costante (nonostante le perdite causate dalla chiusura dei negozi), la disaffezione nei confronti del cd è netta con un calo del 48%. Basti pensare ai tempi in cui si era obbligati a comprare un intero album anche solo per avere una canzone che ci piaceva. Mentre oggi la vendita della musica in formati digitali ha dato ai consumatori la possibilità di scegliere cosa comprare. In questo modo l’album, che costituisce il pieno lavoro di un artista, viene frammentato in singoli.
Le classifiche musicali e il loro cambiamento
Se fino a trent’anni fa, poi, i riferimenti per la diffusione di un brano erano le classifiche di vendita dei prodotti fisici, oggi il successo di una canzone si misura con il numero di riproduzioni sulle piattaforme digitali. L’imposizione netta dello streaming ha portato a una fruizione musicale molto più dinamica, veloce e particolarmente legata ai social. Si è creato un mercato globale che abbatte le barriere e consente a chiunque di poter accedere a cataloghi musicali infiniti con brani provenienti da qualsiasi paese. Le canzoni si sono adattate alle nuove modalità di ascolto e largo spazio si dà alla produzione digitale. I campionatori o i software dedicati alla produzione, così, sono sempre più utilizzati rispetto agli strumenti reali. Imperversano i featuring tra artisti, in modo da poter intercettare, a vicenda, le diverse fasce di pubblico.
“Ci troviamo in un momento d’oro per la musica: se ne produce, distribuisce e ascolta più di quanto sia mai successo” commenta Salvatori. La prova che nonostante le mode, i cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche, le canzoni ormai dematerializzate e rese “fluide”, “liquide”, sopravvivono e continueranno ad esistere.
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