I senior invecchiano meglio e provano emozioni più positive rispetto alle generazioni più giovani, lo dice uno studio della West Virginia University. I ricercatori lo hanno scoperto indagando le cause della felicità percepita dai più anziani e lo hanno chiamato “paradosso del benessere”.
Il paradosso del benessere
“Più l’età avanza, più si è consapevoli del proprio vissuto e delle proprie qualità. Questo spiegherebbe perché ci si sente meglio” afferma Natalie J. Shook. La ricercatrice americana, infatti, ha intervistato 123 giovani (tra i 25 e i 35 anni) e 117 senior (tra i 60 e 91 anni). La richiesta era quella di riferire le proprie emozioni e la propria prospettiva sul futuro. I dati hanno rivelato che gli over 60 sono più consapevoli del presente. I senior si concentrano maggiormente sui fatti che accadono “qui ed ora”, evidenziando un approccio molto più positivo. I risultati hanno anche mostrato che più è alto il livello di consapevolezza e maggiori sono i livelli di benessere riportati. Concentrarsi sul presente, quindi, aiuterebbe la regolazione delle emozioni e allevierebbe lo stress. Esattamente come sostenuto dagli esperti di meditazione e mindfulness.
I benefici della meditazione
Il portale Mindworks, dedicato all’arte della meditazione, afferma che le tecniche di mindfulness sono particolarmente indicate per i senior poiché possono concorrere al trattamento di ansia e depressione. Sembra poi che la meditazione possa migliorare anche la digestione. La respirazione profonda delle pratiche di mindfulness, infatti, migliora la circolazione dell’apparato digerente e aumenta i livelli di ossigeno nel sangue. Un ulteriore beneficio è senz’altro legato alla capacità di affinare la prontezza mentale: grazie alla meditazione vengono stimolate alcune aree cerebrali responsabili dello sviluppo della personalità e della pianificazione, di conseguenza i meditatori sperimentano maggior concentrazione e creatività migliorando anche la capacità mnemonica a lungo e a breve termine. La meditazione è, inoltre, raccomandata dal Cancer Research britannico come una forma di terapia complementare che può aiutare le persone malate di cancro a far fronte a problemi come dolore, difficoltà a dormire, stanchezza, sensazione di malessere e pressione alta.
Come fare mindfulness?
Il dottor Danny Penman, autore di numerosi libri sulle tecniche di mindfulness, consiglia un esercizio ideale per raggiungere un profondo rilassamento.
- Per prima cosa è importante sedersi eretti o stendersi con braccia e mani rilassate;
- Si procede chiudendo gli occhi e focalizzandosi sul respiro. È importante concentrarsi sulla sensazione che l’aria produce quando passa attraverso la bocca, il naso, la gola e i polmoni;
- Dopo qualche minuto la mente potrebbe iniziare a vagare, ma è necessario rimanere concentrati sul respiro. Questa fase di consapevolezza, in cui ci si rende conto di aver pensato ad altro e si riporta il pensiero sulla respirazione, è fondamentale nella pratica di mindfulness;
- A questo punto, si dovrebbe raggiungere uno stato di calma, anche breve. La mente potrebbe affollarsi di pensieri, ma qualunque cosa accada è importante mantenere il controllo e l’attenzione sulla respirazione;
- Alla fine di questo percorso, si possono riaprire gli occhi e riprendere le proprie attività.
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