“Il Natale quando arriva, arriva”, diceva Renato Pozzetto in un famoso spot. Quest’anno, però, la festività più amata al mondo sembra arrivare in sordina. Complici senz’altro le restrizioni dovute al Covid e l’affaticamento emotivo e psicologico che il 2020 ci ha lasciato.
A pochi giorni dal 25 dicembre, infatti, gli italiani si confrontano quotidianamente su cosa potranno fare e quali e quanti parenti potranno vedere. Una diatriba che ha interessato anche i vertici di Governo e ha visto formarsi fazioni opposte. Da un lato, chi pensa sia necessario continuare a rispettare le regole con rigore per poter scongiurare nuove ondate di Covid, dall’altro, chi crede sia giusto allentare i divieti per regalare un po’ di calore e sollievo a una popolazione molto affaticata.
Restrizioni sì o no?
Sull’argomento sono stati lanciati anche molti sondaggi per approfondire l’opinione degli italiani. Secondo la rilevazione dell’Istituto Demopolis, ad esempio, il 70% degli intervistati è d’accordo a non allentare le restrizioni anti-contagio durante le festività natalizie. La maggioranza dei cittadini di questo avviso è rappresentata da quelli che abitano al Sud e nelle Isole (74%). Tra le principali misure, il coprifuoco e il divieto di spostamento tra le 22 e le 5 sono stati approvati dal 72% degli italiani. Molto apprezzata (80%) anche la scelta del Governo di prolungare l’apertura dei negozi sino alle 21. Mentre il 68% teme che le imminenti festività possano far aumentare i contagi nelle prossime settimane, aggravando la situazione sanitaria nel Paese.
La messa di Natale e gli impianti sciistici
Un altro sondaggio lanciato da Emg Acqua, invece, ha indagato la visione degli italiani su altri due temi “caldi”: la messa di Natale e gli impianti sciistici.
Il giudizio degli intervistati sull’omelia natalizia, generalmente tenuta a mezzanotte del 24 dicembre, è abbastanza netto. Ben il 64%, infatti, ritiene che sia un rischio e che sia meglio evitare, anticipando o posticipando la funzione. Al contrario, però, c’è anche un 29% del campione secondo cui la messa va salvaguardata e un 7% che si astiene.
Opinioni più disparate, invece, si registrano sull’apertura degli impianti sciistici. Il 50% del campione, infatti, ha affermato di essere concorde con la chiusura, mentre il 38% si dice favorevole a un’apertura, ma solamente con regole e limitazioni rigorose. A questi si aggiunge anche un 9% che ritiene che la strada da seguire sia quella di aprire gli impianti esattamente come gli scorsi anni.
L’indagine di 50&Più
Ma se questi dati ci raccontano, in parte, la realtà nazionale, 50&Più è interessata a scoprire il sentiment dei propri associati e per farlo ha lanciato il sondaggio “L’emergenza Covid-19, primi sintomi di impatto sociale e prospettive nel nuovo periodo” in collaborazione con Format Research. Un’indagine che ha voluto indagare le difficoltà vissute dai soci 50&Più e dagli italiani durante la pandemia e scoprire le loro prospettive sul futuro e sul Natale. E proprio in merito alle festività natalizie oltre il 61% dei cittadini ha dichiarato che saranno un’occasione per stare in famiglia pur con tutti i limiti del caso. Un dato che, però, si alza al 77,9% se si analizzano le risposte degli associati. Ma c’è anche chi coglierà l’occasione per rilassarsi, per fare visita ai parenti in base alle norme, chi vivrà il Natale secondo i crismi della fede e anche chi non farà nulla di particolare. Il 14,9% dell’intero campione e l’8,9% dei soci, inoltre, hanno dichiarato che si auto-isoleranno per le feste, salvaguardando la propria salute e quella degli altri.
Un Natale diverso
Certamente, per chi è abituato a festeggiare con tanti parenti e lunghe tavole imbandite, i cambiamenti saranno evidenti. Infatti, il 47,1% degli intervistati sostiene che non riuscirà a passare il Natale come gli altri anni a causa della pandemia, mentre il 32,1% avrebbe desiderio di festeggiarlo come gli anni scorsi, ma per timore del virus farà altre scelte. Un dato che si alza a 37,9% se si considerano solo le risposte degli associati 50&Più. Eppure, c’è anche chi riuscirà a festeggiare il Natale come ha sempre fatto. Il 20,8% del campione, infatti, ha dichiarato che passerà le festività come gli anni precedenti nonostante la pandemia.
I soci di 50&Più, però, sembrano più fortunati di altri. Quando si chiede loro se pensano di riuscire a trascorre il Natale come desiderano, infatti, le percentuali di risposta positiva sono più alte di quelle del campione totale. Il 61% degli associati 50&Più riuscirà a trascorrere il Natale come desidera rispetto al 53,4% del totale.
Ma il desiderio che accomuna la maggior parte degli italiani in queste feste è solo uno: stare in famiglia. E lo si può notare nelle risposte alla domanda Come vorrebbe festeggiare il giorno di Natale?. Un quesito a cui il 73,2% degli intervistati e l’87,8% degli associati hanno dichiarato di voler pranzare a casa con la famiglia. Seguono, con percentuali minori, altre opzioni tra cui uscire a pranzo con la famiglia, organizzare un pranzo con amici, auto-isolarsi per motivi precauzionali e non fare nulla di particolare.
E i regali di Natale? A questa domanda, il 73,4% del campione totale ha risposto dicendo che li farà lo stesso, mentre il dato per i soci 50&Più scende al 68%.
Il commento del Segretario Generale di 50&Più
A commentare i dati dell’indagine 50&Più è anche il Segretario Generale dell’Associazione, Gabriele Sampaolo. «I risultati di questo sondaggio ci dimostrano come i nostri soci e molti italiani, quest’anno, abbiamo riscoperto il valore della famiglia e delle relazioni sociali. Chi ha vissuto lontano e non ha potuto riabbracciare i propri cari, così come chi ha imparato a convivere sotto lo stesso tetto, talvolta persino lavorando e frequentando lezioni virtuali, ha spesso ritrovato negli affetti un ruolo centrale in grado di dare conforto anche nei momenti più difficili». E aggiunge: «In questa fase, ancora incerta e critica, l’idea di dover rinunciare alla compagnia dei nostri cari e ai benefici della vita di comunità può sembrare insormontabile e difficile. Eppure, come dimostrano i dati raccolti dalla nostra indagine, la maggior parte dei soci 50&Più e degli italiani ha messo in conto di dover fare delle rinunce per il benessere dei più anziani e di tutta la popolazione. Una scelta da cui speriamo di poter trarre benefici e da cui dobbiamo ripartire nell’anno nuovo alla scoperta di nuovi modi per stare insieme».
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