In questa emergenza sanitaria l’Italia scopre ancora una volta di non essere sola, ma sempre nel cuore di tanti.
Sono tantissime le voci che continuano ad alzarsi sui Social a sostegno del nostro Paese. Dalla cantante Joan Baez, che dedica all’Italia la sua canzone Un mondo d’amore, a famosi gruppi di musica rock, che pubblicano foto avvolti nella bandiera tricolore. Peter Gabriel, il famoso cantate dei Genesis, in un post su Instagram chiede a tutti di donare per aiutare il Paese.
Anche J.K. Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, ha dichiarato: «Stiamo facendo tutti il tifo per l’Italia. Il modo in cui gli italiani si stanno supportando l’un l’altro è per tutti di ispirazione»
“Soul of Italy”, il tributo di Steve McCurry all’Italia
Ma Il tributo di Steve McCurry all’Italia, sulla preziosa aria del Nessun dorma tratta dalla Turandot di Puccini, sembra sorpassare tutto e tutti: è un vero capolavoro di poesia attraverso l’immagine. Nel video, il celebre fotografo esprime la vicinanza alla popolazione italiana attraverso i suoi scatti.
Raccontano di un’Italia comune, ma bellissima. Delicata e preziosa, ma fortissima. L’Italia dei piccoli borghi e delle città d’arte, con le sue chiese, i paesaggi e gli sguardi sorridenti delle persone. I giochi dei bambini e le tavolate allegre. Sui volti si scorge la serenità, l’attesa e la speranza. Alle scorrere delle immagini si alternano le citazioni di grandi intellettuali di ogni epoca, tutti innamorati del nostro Paese.
Nel prologo della versione estesa del suo omaggio, Steve McCurry ha riassunto così il sentimento che lo accompagna: «La parte migliore dell’Italia è la sua gente. L’ospitalità degli italiani è senza pari. Non c’è luogo più amabile sul pianeta».
Oggi McCurry può essere considerato uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Molte sue fotografie sono diventate icone del nostro tempo. Come il famoso volto della “Ragazza afghana” scelto nel 1984 per una copertina del National Geographic. Pochi, come lui, sono in grado di unire nella sua opera i colori, l’empatia e l’umanità, rendendo una fotografia indimenticabile.
La lettera di speranza di Francis Ford Coppola
Pochi giorni prima di Pasqua, un altro famoso americano ha voluto omaggiare il Belpaese. Lo scorso 7 aprile, proprio nel giorno del suo compleanno, Francis Ford Coppola, il regista vincitore di ben 6 premi Oscar, ha sottolineato in un video lo stretto legame tra gli Italiani d’America e d’Italia. Tra la “Little Italy” di New York e la “Grande Italia”.
Dal video Lettera di Speranza, realizzato per i canali social della Fiat, traspare l’orgoglio delle sue origini. Agli inizi del ‘900 i suoi nonni partirono dalla Basilicata alla volta dell’America, dove crescerà Carmine, padre del regista. Superati gli 80 anni, Coppola ama ripensare a suo nonno, morto quando lui di anni ne aveva appena 5. Per tutta l’adolescenza ricorda le storie che raccontavano di una terra lontana e bellissima.
Quando finalmente, da ragazzo, ha avuto la possibilità di venire a conoscere il suo paese d’origine, per lui è stato un vero colpo di fulmine. Vedere dal vivo quei luoghi, quei paesaggi, quella gente ed innamorarsene è stato un tutt’uno.
Questo amore, che lo accompagna ormai da tutta la vita, traspare dal suo messaggio di speranza. Un messaggio che si conclude con due semplici parole, pronunciate nella lingua dei suoi nonni: «Siamo con te. Con amore».
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