Nella sala del Parlamentino del CNEL si è tenuta la presentazione del volume Ipotesi per il futuro degli anziani. Tecnologie per l’autonomia, la salute e le connessioni sociali. Un’occasione per presentare anche il manifesto di 50&Più e Fondazione Leonardo: un piano programmatico con le proposte avanzate per raggiungere un orizzonte in cui l’incontro tra i senior e le tecnologie sia sempre più semplice.tto della vita dei senior.
Gli over 50 sono sempre più tecnologici e smart. Eppure, sono ancora tanti coloro che non hanno accesso a internet, rimanendo tagliati fuori da un mondo che cambia velocemente. Se l’emergenza sanitaria ha, da un lato, spinto molti verso l’utilizzo di nuovi mezzi, dall’altro ha fatto emergere criticità e sfide per la popolazione senior. Gli anziani, infatti, sembrano essere più in difficoltà nell’acquisizione di competenze digitali, nell’esercizio della tutela della privacy e dei propri diritti e nell’accesso alle tecnologie informatiche. Ma risultano anche quel segmento di popolazione maggiormente in crescita e destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale in termini sociali ed economici.
L’occasione per presentare il manifesto di 50&Più e Fondazione Leonardo
Per questo motivo 50&Più e Fondazione Leonardo sono tornate a collaborare ancora una volta insieme. In questa nuova occasione hanno dato vita a un’opera in grado di delineare i futuri orizzonti che riguarderanno il binomio anziani e tecnologie. Così, proprio pochi giorni fa, al Parlamentino del CNEL, i curatori del volume, Carlo Sangalli e Marco Trabucchi, hanno dato voce a ciò che è contenuto nelle pagine dell’opera, presentando al contempo il manifesto di 50&Più e Fondazione Leonardo. Oltre a loro erano presenti anche il Presidente del CNEL, Tiziano Treu, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Assuntela Messina, il Presidente di Format Research, Pierluigi Ascani, il Direttore Generale di 50&più, Gabriele Sampaolo, e la giornalista e moderatrice Barbara Carfagna.
I cinque punti del manifesto di 50&Più e Fondazione Leonardo
Ma il volume, commentato e approfondito dai vari relatori nel corso della presentazione, ha rappresentato anche lo stimolo per presentare un manifesto programmatico in cinque punti con cui puntare al superamento dell’attuale digital divide. Un cambiamento che impone uno sguardo aperto a nuove visioni. Quello stesso sguardo con cui 50&Più e Fondazione Leonardo chiedono di:
1. Includere gli anziani all’interno di un progresso civile favorito dall’impiego della tecnologia, anche grazie a percorsi sensibilizzativi di formazione
È fondamentale che sia garantita alla popolazione anziana la possibilità di accedere a tutte quelle opportunità ed esperienze che possono avere un impatto decisivo e positivo sulla loro qualità di vita. Deve crescere l’attenzione delle Istituzioni e della società sul tema dell’accessibilità al progresso tecnologico, sulla sua “democratica” diffusione, per andare così oltre limiti e ageismi. Una concreta acquisizione dei mezzi tecnologici, infatti, incentiverebbe l’autonomia e l’instaurarsi di una relazione positiva tra la persona e la società.
2. Ampliare l’accesso alle reti informatiche e alle infrastrutture tecnologiche della popolazione anziana sull’intero territorio nazionale
Alcune aree del nostro Paese presentano notevoli problemi di connettività che disincentivano diffusione e acquisizione delle capacità necessarie all’utilizzo delle tecnologie. È un divario che va colmato nel più breve tempo possibile per garantire una maggiore fruizione dei servizi e delle opportunità.
3. Accelerare l’adozione di strumenti tecnologici da parte dei servizi sociosanitari e assistenziali a beneficio dei senior
I vantaggi e gli spazi che le attuali tecnologie possono garantire alla popolazione anziana si riscontrano anche nella telemedicina e nella digitalizzazione della Sanità. Questi due aspetti possono semplificare notevolmente la vita degli anziani, permettendo loro una gestione più efficace del proprio tempo e della propria salute.
4. Coinvolgere le organizzazioni che si occupano di persone anziane per stimolare, sviluppare e testare nuove tecnologie
Le organizzazioni che si occupano di terza età possono e devono essere uno dei principali punti di riferimento per costruire una tecnologia “alla portata di tutti”, comprensibile a tutti, ma soprattutto per incentivare la riflessione di un progresso digitale che includa ogni individuo e non dimentichi nessuno.
5. Finalizzare parte delle risorse del PNRR per ridurre il digital divide e migliorare così la vita della generazione senior
Occorre investire in tutti quei settori nei quali l’utilizzo delle tecnologie è ridotto nelle fasce di età mature. I grandi cambiamenti non dovranno riguardare solo una maggiore diffusione della telemedicina – sebbene sia propedeutica ad una revisione complessiva dell’assistenza sanitaria – ma dovranno toccare ogni aspetto della vita dei senior.
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