L’isolamento ha colpito soprattutto gli anziani, che molto spesso già non hanno molte occasioni per socializzare. Tanto che uno su tre è peggiorato a livello di benessere psicologico.
Questo emerge dallo studio sugli over 65 promosso da Spi (Sindacato pensionati italiani) Cgil Lombardia, condotto in collaborazione con l’Istituto Mario Negri.
L’indagine ha coinvolto 1.480 lombardi, con un’età media di 69 anni. Nonostante più del 60% faccia volontariato e più della metà si prenda cura dei nipoti, a causa della pandemia il 52% degli intervistati ha dovuto cambiare le proprie abitudini.
In quarantena oltre la metà ha visto aumentare così l’ansia, l’impotenza e la tristezza. Inoltre il 60% degli intervistati ha avvertito un senso di isolamento, soprattutto perché non ha potuto vedere i propri familiari.
Ciò ha inciso di più sulle donne, ma la maggior parte delle persone hanno cercato comunque di occupare il tempo con la lettura, la cucina, film o la tecnologia. C’è anche da registrare l’alto tasso di fiducia, 90%, verso il proprio medico di base e gli specialisti. Mentre solo il 20% si dichiara soddisfatto dei servizi sanitari dedicati alla terza età.
Gli over 65 comunque vedono il futuro in modo positivo, tanto che l’80% vuole ancora scoprire ed imparare cose nuove.
SINTESI DI: Anziani, salute psicologica danneggiata dal lockdown, Giovanna Sciacchitano, Avvenire, 05-11-2020
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