La pandemia ha accelerato una sorta di “trasformazione digitale” (forzata) per tutte le persone che sono rimaste a casa. Questo, per chi non fa parte dei nativi digitali, come i senior, ha rappresentato uno grande shock.
Eppure, molti senior durante questo periodo, possono dire di aver fatto il loro primo incontro Zoom con la famiglia. O aver ordinato generi alimentari online nel loro primo acquisto di e-commerce. Molti di loro hanno utilizzato addirittura la telemedicina per la prima volta, accedendo di fatto all’era della salute digitale. Di conseguenza, questo periodo storico risulta particolarmente favorevole per lo sviluppo di un nuovo tipo di tecnologia: la cosiddetta wearable technology. Una -letteralmente – tecnologia indossabile, soprattutto indirizzata al mercato della terza età.
L’era della wearable technology
Secondo il sito Aging and Health Technology Watch, ci sarà nel breve periodo un incremento del ruolo della tecnologia indossabile nell’invecchiamento sano e nell’assistenza sanitaria a casa. Ciò sta portando sviluppatori e investitori a credere in un futuro dove ogni anziano avrà un proprio sistema di controllo digitale.
Scendendo più nello specifico, i dispositivi indossabili che si stanno moltiplicando, occupando l’ampia fetta di mercato senior, sono: auricolari, braccialetti per il controllo del diabete, fitband per il tracciamento cardiaco e benessere fisico e dispositivi in costante contatto con il proprio medico per segnalare ogni emergenza. Tra l’altro, oggetti come smartphone, bracciali e collane, sono già utilizzati normalmente e non rappresentano un cambiamento radicale della vita degli anziani.
La wearable technology è già tra noi
In un documento di Aging and Health Technology Watch si nota come già dall’inizio del 2021, 3 persone su 4 con più di 70 anni possedevano uno smartphone. La metà aveva una TV intelligente (connessa) e il 20% possedeva una qualche forma di tecnologia indossabile. Una persona su quattro con più di 70 anni aveva anche un assistente domestico come un dispositivo vocale Alexa.
Tra i molti benefici che la wearable technology può apportare alla vita delle persone anziane c’è sicuramente la possibilità di monitorare i propri parametri vitali. Ad esempio, il National Council on Aging (NCOA) ha identificato dieci condizioni comuni agli adulti dai 65 anni in su che potrebbero essere monitorate da questi dispositivi. Si tratta in prevalenza di ipertensione, colesterolo alto, artrite, malattie coronariche e diabete. Molte di queste patologie sono, seppur in parte, gestibili con auto-cura dal proprio domicilio. Quindi il monitoraggio di pressione sanguigna o glicemia, l’invio del check-up o il contatto col proprio medico rappresentano un passaggio quasi naturale nello sviluppo digitale.
Secondo Laurie Orlov, veterana del settore tecnologico e fondatrice di Aging and Health Technology Watch, c’è un “futuro radioso per il mercato dei dispositivi indossabili e un potenziale enorme. Ma il vero balzo ne futuro si farà quando questa tecnologia da indossare sarà prescritta, come un normale farmaco, dal nostro medico di fiducia”.
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