Celibato ecclesiastico, omosessualità, apertura ai divorziati e sacerdozio femminile. Il retaggio di Papa Francesco sulla Chiesa cattolica
Il futuro della Chiesa romana è ora nelle mani del successore di Bergoglio. Il passaggio di consegne è senz’altro complesso e si inserisce in un’epoca di profonde trasformazioni. Voci non confermate ipotizzano che, come il suo predecessore Benedetto XVI, anche Francesco abbia preparato uno “scatolone”, o dato disposizioni per la conservazione di documenti sensibili. Le finanze vaticane, i delicati dossier diplomatici (Cina, Ucraina, Palestina, Nicaragua) e le questioni di più ampio respiro per la Chiesa, oggetto di accesi dibattiti durante il suo pontificato, rappresentano nodi cruciali da affrontare. Ma è sulle questioni del suo Magistero che l’opposizione tradizionalista, mai sopita, potrebbe tentare di ribaltare alcune delle riforme più significative di Francesco.
La Chiesa e la famiglia: i divorziati risposati e i tradizionalisti
Il Sinodo del 2014 e 2015, incentrato sulla famiglia, ha acceso un dibattito serrato, con scontri tra progressisti e conservatori sulla riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati. La lettera dei 13 cardinali ha fin da subito evidenziato un dissenso aperto. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco (2016), apre la possibilità di accedere alla Comunione in caso “esistono limitazioni che attenuano la responsabilità e la colpevolezza”. Sette anni dopo, Francesco ribadisce che la possibilità che una coppia di coniugi divorziati e risposati acceda al sacramento pur senza astenersi dai rapporti sessuali è “magistero autentico”. A ottobre del 2023 Il Dicastero per la Dottrina della fede sembra aprire nuovi spazi ai divorziati all’interno della Chiesa. Attraverso “una maggiore presenza nella comunità, la partecipazione a gruppi di preghiera o di riflessione o il coinvolgimento in vari servizi ecclesiali”. “La Chiesa spalanca la porta a tutti: ai divorziati e risposati, ai conviventi”, dice papa Francesco, in udienza con la comunità del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia.
Celibato e “viri probati”: una questione ancora aperta
Un altro tema spinoso per la Chiesa cattolica è la questione del celibato ecclesiastico. “Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea, non è eterna”. Lo ha afferma Papa Francesco in una lunga intervista a Daniel Hadad, per il portale argentino Infobae. “In realtà, nella Chiesa cattolica ci sono sacerdoti sposati: tutto il rito orientale è sposato (tema rilanciato su Vatican News). Il Sinodo sull’Amazzonia ha riaperto il dibattito sul celibato, con la proposta di ordinare “viri probati” (uomini sposati di provata moralità) in aree remote. Tuttavia, Francesco, con l’esortazione Querida Amazonia, ha sorprendentemente scelto di non accogliere le istanze più divisive, nonostante la maggioranza dei padri sinodali si fosse espressa a favore. Sul tema del celibato, ha ribadito: “Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, niente a che vedere con il dogma, che oggi c’è e domani può non esserci”. La questione, dunque, rimane aperta.
Il ruolo delle donne nella Chiesa: tra riconoscimento e limiti
Francesco ha dato ampio spazio alle donne nel governo della Curia, con nomine di rilievo come suor Raffaella Petrini e suor Simona Brambilla. Ha sempre esaltato il ruolo femminile: “le donne sono di grande servizio, più coraggiose degli uomini , sanno come proteggere la vita”. Tuttavia, ha ribadito il “no” all’accesso delle donne al diaconato come ordine o al sacerdozio, suscitando forti contestazioni, soprattutto in ambienti come l’Università di Lovanio e l’episcopato tedesco. Monsignor Georg Baetzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha detto apertamente che considera immaginabile una donna sacerdote nella Chiesa cattolica. Il futuro Pontefice dovrà probabilmente confrontarsi con questa questione, senza prospettive di decisioni immediate.
Benedizioni per le coppie gay: un tema divisivo all’interno della Chiesa cattolica
«Se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?», disse Francesco, aggiungendo: «Il Catechismo della Chiesa Cattolica parla di queste persone dicendo che non devono essere emarginate». La frase, pronunciata nel 2013 in conferenza stampa sul volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, riassume il pensiero di Bergoglio sul tema dei rapporti tra la Chiesa cattolica e le persone Lgbt+. Il documento del 2023 Fiducia Supplicans, del Dicastero per la Dottrina della Fede ha poi aperto alla benedizione delle coppie omosessuali, pur ribadendo il carattere sacramentale del matrimonio come unione tra uomo e donna. “Nessuno si scandalizza se dò la benedizione a un imprenditore che sfrutta la gente, mentre si scandalizza se la dò a un omosessuale”. Questa apertura ha suscitato forti reazioni negative in Polonia e in molti paesi africani e sudamericani, che hanno annunciato di non procedere con le benedizioni. Il tema, dunque, rimane altamente divisivo.
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