La nascita di un bambino sembra sempre un miracolo, se poi è un figlio che nasce il miracolo pare raddoppiare; in un attimo si dà vita ad una nuova esistenza e si diventa genitori. E da genitori si inizia a immaginare il futuro del proprio figlio: come diventerà, cosa farà da grande, che vita avrà. Poi il figlio cresce ed egli stesso comincia a fantasticare: «da grande farò il pompiere, l’astronauta, il medico, la maestra, la scienziata…» e, in cuor suo, sa che ce la metterà tutta per realizzare il proprio sogno. Finché…
Finché la vita non si mette di traverso e comincia a smantellare sogni e aspirazioni, anche attraverso una pandemia, così come è accaduto in questo Ventunesimo secolo. Esistenze stroncate, lavori cancellati, società stravolte; così il futuro dei giovani si è fatto sempre più evanescente. E gli adulti, genitori e nonni, diventano inquieti, perché non c’è niente di più doloroso che vedere i propri figli e nipoti non avere certezze.
Ora, però, la luce in fondo al tunnel pare sia realtà. Il Paese, e l’Europa tutta, si stanno rimettendo in moto. Ma affinché “quella luce” possa illuminare tutta la vita futura dei giovani, cosa è necessario fare? Quali sono le speranze dei giovani per il loro domani e quali i desideri di genitori e nonni per i loro figli e nipoti?
50&Più lo ha chiesto ai diretti interessati attraverso uno studio dedicato. Nelle prossime pagine le risposte di giovani e anziani, idealmente sottobraccio per ricostruire il nostro Paese.
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