L’overtourism ad Amsterdam è un problema reale. La capitale dei Paesi Bassi è la prima città europea a soffrire del sovraffollamento turistico che colpisce molte delle mete più ambite
Secondo una classifica stilata dal Sole 24Ore, la capitale dei Paesi Bassi ha la maggiore densità di arrivi, calcolata come rapporto fra il numero di notti registrate nel 2023 (pari a 24 milioni) e la popolazione di poco superiore al milione di abitanti.
Le politiche di contrasto all’overtourism ad Amsterdam
L’amministrazione di Amsterdam porta avanti da tempo delle politiche per limitare l’eccesso di turismo. L’ultimo provvedimento in ordine di tempo è stato il divieto per le navi da crociera di attraccare in centro, seguito al limite alla costruzione di hotel (infatti oggi un nuovo albergo può aprire solo se ne chiude un altro). Anche gli affitti brevi sono stati regolamentati, con l’obiettivo di restare sotto la quota di 20 milioni di notti annue, non a caso le locazioni turistiche sul mercato si sono ridotte del 53% risetto al 2019, mentre le notti prenotate sono calate del 60%. Ciononostante, la città non ha perso il suo primato.
Roma, turismo in crescita in vista del Giubileo
Anche Roma soffre il sovraffollamento, con una presenza turistica concentrata nel centro storico, dove si arriva a oltre 21 mila persone in visita al giorno per km quadrato, ossia dieci volte il resto del Comune. Secondo City travel report di City Dna, nel 2023 la Capitale è cresciuta del 45,2% in termini di notti, e si prevede un ulteriore incremento in vista del Giubileo 2025. L’offerta romana è stata ampliata soprattutto nel campo del lusso, con più di 61 strutture a 5 stelle.
Berlino, ridotta l’offerta di appartamenti
Berlino ha ridotto gli appartamenti offerti sul mercato rispetto al periodo pre-pandemico, e il numero di notti complessive è sceso del 13% in cinque anni. La città resta comunque esposta all’overtourism almeno quanto Londra, passata indenne attraverso la Brexit, almeno sul fronte dei visitatori che continuano a considerarla fra le mete più ambite.
Barcellona e Madrid, prezzi in ascesa
Le due città spagnole confermano il paese come seconda destinazione al mondo per spesa dei viaggiatori internazionali con 92 miliardi di euro nel 2023. Ma anche in questo caso si cercano dei rimedi all’overtourism: il sindaco della città catalana ha annunciato la cancellazione delle licenze per gli affitti brevi a partire dal 2028
Istanbul, primato di arrivi ma senza overtourism
Istanbul rappresenta un caso a sé, dato che nel 2023 è stata la prima città per numero di arrivi internazionali pur non soffrendo il sovraffollamento. Principale destinazione di tutta la Turchia, dall’inizio dell’anno scorso ha ospitato in prevalenza viaggiatori russi, e attirato turisti da tutto il mondo, per un giro d’affari da un miliardo di dollari.
La top 20 dell’Economist
Anche l’Economist ha stilato la classifica delle mete preferite dai viaggiatori internazionali nel 2024, dove ricompare Amsterdam, seguita d Barcellona, Kuala Lumpur, Dubai, Osaka e Roma. Fuori dalle prime dieci Londra, che arriva undicesima, e Madrid, dodicesima che precede Los Angeles, Tokyo e New York.
La spesa turistica per attrazioni, alloggi, trasporti, è stata la più alta a Dubai con 29 miliardi di dollari nel 2023, seguita da Londra con 21 miliardi e Singapore con 19.
Sensibile anche il divario tra le città in termini di spesa: i visitatori di Amsterdam, ad esempio, hanno speso quattro volte in più di quelli di Milano.
L’overtourism, un fenomeno sempre più diffuso
L’overtourism, o sovraffollamento turistico, è un fenomeno definito dall’Organizzazione mondiale del turismo come impatto su una destinazione che influenza negativamente o in modo eccessivo la qualità della vita percepita dai residenti e la qualità delle esperienze dei visitatori.
L’influenza del riscaldamento globale per mitigare l’overtourism?
A limitare l’eccesso di turismo in alcune aree del mondo ci penserà il riscaldamento globale, almeno secondo uno studio condotto dall’Università Ca’Foscari di Venezia che ha mappato 110 mila siti turistici europei, incrociando i dati sui rischi degli eventi meteorologici estremi.
Le destinazioni più esposte al caldo estremo in Italia sono la pianura padana, la riviera romagnola, la Versilia, il Salento, il Circeo, la costa sud della Calabria, il sud della Sardegna e la Sicilia. Allargando il campo all’intero bacino del Mediterraneo, le ondate di calore colpiranno sempre più spesso anche le maggiori mete di Grecia, Spagna, Portogallo e Francia del sud, e secondo i ricercatori le tre città più a rischio sono Roma, Siviglia e Copenaghen, esposte all’innalzamento delle acque, a venti forti e mareggiate.
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