Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica con 759 voti su 983; il più votato dopo Sandro Pertini.
«I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente debbono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti». Ha accettato, con queste parole – semplici e solenni – Sergio Mattarella, il rinnovo dell’incarico al Quirinale. Per un ulteriore settennato il Presidente della Repubblica uscente viene riconfermato al Colle. Ha accettato l’elezione «con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».
Mattarella bis: la rielezione e il senso di responsabilità
Per noi tutti, come è evidente, ha accettato con forte senso di responsabilità, come sempre al servizio delle Istituzioni. Un uomo leale che – per ragioni legate all’età e al lungo cammino di impegno politico e civile – avrebbe potuto meritare di vedere compiuto il suo desiderio: l’elezione di colui o colei che lo avrebbe succeduto. Questo, però, non è avvenuto. E il settennato che lo attende è tutto fuorché in discesa. Sergio Mattarella, però, è uomo cui non mancano ideali, persona dotata di coraggio e fermezza e continuerà a guidare questo Paese. Dopo i troppi scrutini andati a vuoto nell’arco dei giorni scorsi, le ricostruzioni della tormentata giornata di ieri vorrebbero che sia stato lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi – chiamato a Palazzo Chigi lo scorso anno proprio dal Presidente Mattarella – a invitare quest’ultimo a restare.
«Avevo altri piani, ma se serve sono a disposizione»
E, di fronte ai capigruppo dei partiti e ai rappresentanti delle Regioni che gli comunicavano che lo avrebbero votato, si sarebbe limitato a dire: «Avevo altri piani, ma se serve sono a disposizione. Farò del mio meglio». Parole cariche di umiltà e di rispetto per un Paese che – anche proprio per quanto accaduto intorno alla elezione del Presidente della Repubblica – andava dritto verso un oggettivo rischio paralisi. Sergio Mattarella, perciò, nei suoi ottant’anni – compiuti lo scorso 23 luglio – si è messo ancora una volta al servizio del Paese. Presumibilmente non voleva che si arrivasse a questo punto. Non era in gioco e, a più riprese, aveva chiarito di non voler rinnovare il mandato. Eppure lo ha fatto. E non si tratterà di un incarico a tempo.
Mattarella bis: i prossimi sette anni
Sergio Mattarella sarà Presidente per l’intero prossimo settennato. Una vicenda che ha un precedente – ma che non è completamente sovrapponibile – in quello di Giorgio Napolitano. Anche lì – era il 2013 – lo scenario di un’impasse politico istituzionale e il rinnovo del Presidente uscente pur di scongiurare – allora come oggi – la paralisi del Parlamento. Intanto, è atteso per giovedì pomeriggio, alle 15.30, il nuovo discorso di insediamento di Sergio Mattarella. Ma un’unica certezza c’è: questo non è ancora il tempo delle donne. Tirate in ballo e poi bruciate in questa incredibile corsa per il rinnovo della Presidenza della Repubblica che, a una settimana di distanza dalla partenza, ci ha riportati tutti al via.
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