I dati dell’indagine di Ipsos per Amref, in occasione di Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Dubai fino al 12 dicembre.
Il cambiamento climatico nuoce alla salute? Per gli italiani, decisamente sì. È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Ipsos per Amref Italia “Africa e salute: l’opinione degli italiani”, presentata in occasione di Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Dubai fino al 12 dicembre.
Da quanto emerge, 9 italiani su 10 ritengono che il cambiamento climatico rappresenti una grave minaccia per il mondo intero, soprattutto per la salute globale degli individui.
Fanno paura le ondate di calore
A preoccupare ben il 46% degli intervistati è l’aumento delle ondate di calore e l’innalzamento delle temperature. Lo scorso anno, la stessa preoccupazione veniva espressa dal 35% degli italiani. Al secondo posto – tra le minacce per il pianeta – l’aumento della siccità e la diminuzione della disponibilità di acqua (44%) e a seguire la diminuzione della disponibilità di cibo dovuta agli impatti sull’agricoltura (37%) e l’aumento delle alluvioni (33%). Per quasi il 70% degli intervistati, le cause del cambiamento climatico mettono molto a rischio la salute dei cittadini di tutto il mondo.
Le responsabilità dell’uomo
Per l’86% degli italiani, le problematiche legate al cambiamento climatico sono spesso associate alla diretta attività umana. Non solo: 6 persone su 10 credono che sia ormai troppo tardi per attuare misure risolutive per il cosiddetto “climate change”. Il 33% è invece convinto che sul cambiamento climatico ci sia un allarmismo esagerato e la situazione non sia così grave.
“Abbiamo il dovere di rispondere a chi dice che è troppo tardi per fare qualcosa”, dichiara il direttore di Amref Italia, Guglielmo Micucci, che prosegue: “È vero, la salute del pianeta è a rischio. A minacciarla il cambiamento climatico e l’insorgenza di nuove malattie infettive. Negli ultimi dieci anni, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si è avuto un aumento del 63% delle malattie infettive trasmesse tra animali e uomini. In attesa di scoprire le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, questi dati ci indicano che dobbiamo fidarci della comunità scientifica, che ci dice che la salute dell’uomo non può più prescindere dalla salute dell’ambiente e degli animali. Per esempio la malaria, trasmessa dalle zanzare, a causa del cambiamento climatico potrebbe intensificarsi e riemergere in regioni dove era stata eliminata. Il 96% dei decessi per malaria nel 2021 si è avuto in Africa, l’80% di essi erano bambini. Di fronte a malattie attuali e alla minaccia di quelle future abbiamo il dovere di credere che non sia mai troppo tardi. Per questo Amref porta a Cop28 le istanze dell’Africa. Salute e ambiente non possono più viaggiare su percorsi separati: esiste una sola salute e non guarda ai confini”.
Amref porta avanti dal 2006 la proposta “One Health”, che propone un approccio collaborativo tra diverse discipline professionali, per raggiungere una condizione di salute ottimale e integrata di persone, animali e ambiente.
(Foto apertura: MikeDotta/Shutterstock.com)
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