Onda, Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere, premia le Residenze che più si sono contraddistinte nella cura e nell’assistenza degli ospiti con il Bollino RosaArgento.
Duecentocinque tra Case di Riposo e Residenze Sanitarie Assistenziali in tutta Italia hanno ricevuto il Bollino RosaArgento, un riconoscimento che – ogni due anni – l’osservatorio Onda attribuisce alle strutture, pubbliche o private, più attente al benessere e alla sicurezza degli anziani. L’assegnazione dei Bollini RosaArgento (da 0 a 3) avviene sulla base di un processo di valutazione dei servizi offerti e dell’appropriatezza dell’assistenza clinica e non, con una particolare attenzione all’aspetto umano e relazionale della residenza.
I Bollini RosaArgento, una bussola per i caregiver
Come sottolinea Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, il sistema dei bollini è “uno strumento prezioso per guidare, nella scelta del luogo più adatto alle loro esigenze, coloro che hanno a cuore il benessere dei loro familiari più fragili”. Compito dei Bollini è infatti quello di fornire alle famiglie uno strumento di orientamento utile nella scelta delle RSA e delle Case di riposo più attente al benessere e alla tutela della dignità degli ospiti. Ma non è questo l’unico proposito.
Quali obiettivi?
L’assegnazione dei Bollini è infatti concepita anche per promuovere l’accessibilità ai servizi rivolti alla popolazione anziana e autosufficiente. Ma è anche uno stimolo alla valorizzazione e all’accrescimento del livello di assistenza delle strutture, incentivando di fatto una concorrenza leale e “positiva”. In tal modo, precisano gli organizzatori, sviluppa anche un ulteriore effetto, quello di ridurre le ospedalizzazioni cosiddette “improprie”, favorendo così un sensibile risparmio per il Servizio Sanitario nazionale. Le RSA e Case di Riposo che hanno ottenuto i Bollini Rosa Argento per il biennio 2021-2022 sono 177 e sono tutte consultabili sul sito.
La ricerca di Onda sul caregiver e le Rsa
La cerimonia della premiazione è stata anche l’occasione per la presentazione di un’indagine condotta nel 2022 sempre da Fondazione Onda, diretta ad approfondire i bisogni del caregiver della persona anziana, con un focus sul ruolo delle Rsa nel venire incontro proprio a tali esigenze. L’indagine ha coinvolto 283 persone che assistono, gratuitamente e continuativamente, un familiare o un amico over 70. È emerso che in media 1 caregiver dedica 41 ore settimanali al proprio assistito e circa ¾ dei caregiver se ne prende cura quotidianamente, assistendolo anche nei bisogni primari.
L’importanza dei Servizi sul territorio
Naturalmente un carico così importante impatta pesantemente sulla vita, fisicamente ed emotivamente, spingendo le persone coinvolte a chiedere un supporto, che però solo 1 caregiver su 3 individua nelle Rsa. Nella maggior parte dei casi la motivazione risiede nel senso di colpa e di abbandono che si prova nel farlo e nel rischio di penalizzazione del rapporto tra famiglia e ospite. Non ultimo nella decisione pesa l’elevato costo del servizio. Tutto ciò evidenzia la necessità di un rafforzamento dei Servizi territoriali: una direzione presa dalla recente legge delega sulla non autosufficienza, anche se ancora tra molte polemiche.
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