Non solo rinunciamo alla cure per motivi economici, ma dimostriamo anche una scarsa consapevolezza su quanto sia importante la cura dentale. Il 35% degli intervistati in una recente indagine ha dichiarato di non ritenere necessari i check-up odontoiatrici.
Negli ultimi due anni un quinto degli italiani ha rimandato o cancellato le cure dentali per motivi economici. Fra maggio e luglio di quest’anno, l’associazione Altroconsumo ha condotto un’indagine su mille cittadini distribuiti fra diverse fasce di età, sesso e area geografica. È emerso che il 20% si è trovato in una condizione di rinuncia al dentista mentre il 24% ha riscontrato un peggioramento della salute orale.
Rinunciare alla salute dei denti
Fra coloro che si sono dichiarati costretti a disdire un appuntamento dal dentista o a posticiparlo, il 41% aveva bisogno di un’otturazione o di un’estrazione, il 36% dell’apparecchio e il 32% avrebbe dovuto effettuare una visita di controllo. Ma i costi tropo elevati hanno impedito di iniziare o continuare le cure.
Le assicurazioni sanitarie, italiani insoddisfatti
Il 15% degli intervistati ha dichiarato di avere una copertura assicurativa per le spese mediche, ma di non riuscire comunque ad affrontare l’esborso per le cure dentali. Un dato che si riscontra nelle risposte del campione è l’insoddisfazione rispetto all’importo dei rimborsi e al tempo necessario per ottenerli, oltre alla gestione amministrativa del contratto di assicurazione. In particolare, solo il 29% di chi ha una polizza per la salute ha ricevuto un rimborso totale delle cure dentali, mentre il 49% si è visto restituire solo in parte quanto speso; il 17% non ha ricevuto nulla a causa di limitazioni della copertura o per il raggiungimento del massimale della polizza e il 5% non ha ancora avuto prova del funzionamento della sua assicurazione.
Inoltre, rispetto al dentista convenzionato con le compagnie assicurative che viene scelto solo dal 4% del campione, la maggioranza degli intervistati dichiara di preferire un professionista di sua fiducia, scelto in base ad un’esperienza positiva precedente.
Un problema di mancata prevenzione
In generale, la salute dei denti non sembra essere una priorità per gli italiani: il 35% degli intervistati dichiara di non ritenere necessari i check-up odontoiatrici. Questo dato evidenzia una carenza di consapevolezza sul legame salute dentale e condizioni generali di benessere. Basterebbe un controllo ogni dodici mesi per prevenire problematiche gravi e anche più costose da risolvere, come carie avanzate e infezioni. E il 24% del campione conferma come a causa dei rinvii dei check up sia peggiorato.
Alle visite mancate si aggiunge anche una carenza di corrette pratiche igieniche: il 56% degli intervistati non utilizza il filo interdentale, mentre il 73% non ha mai usato lo scovolino; di contro, il 19% dichiara di preferire lo stuzzicadenti, un’abitudine che però può provocare danni alle gengive. L’importanza del dentifricio è sottovalutata dal 26% degli italiani che non sanno se il prodotto che utilizzano contenga o meno il fluoro, utile a proteggere i denti dagli acidi della placca.
Lo spazzolino: elettrico o manuale?
Il 72% degli intervistati continua a preferire lo spazzolino manuale, anche se l’uso di quello elettrico è cresciuto nel tempo e oggi viene integrato nell’igiene orale del 46% dei soggetti campione. In realtà, come evidenzia l’indagine di Altroconsumo, l’aspetto più importante è la modalità di utilizzo, piuttosto che la tipologia: la testina deve essere piccola e le setole sufficientemente morbide da non causare irritazioni gengivali.
I denti e lo stile di vita
La dieta e lo stile di vita hanno un impatto fondamentale sulla salute dei denti: se consumare troppi zuccheri semplici favorisce la formazione della carie, l’assunzione di vitamine e minerali è essenziale per mantenere la bocca sana. In generale, gli alimenti possono essere classificati come cariogeni, cariostatici e anticariogeni. I cariogeni sono quelli che aumentano il rischio di carie come i succhi di frutta, le bibite gassate e i cibi ad alto contenuto di zuccheri, i cariostatici quelli che non hanno un’azione diretta come le verdure cotte, la carne, il pesce, i formaggi freschi e le uova, e gli anticariogeni che contrastano la formazione della carie, come frutta, verdure crude, formaggi stagionati, latte, acqua, cibi duri.
Anche il fumo e l’alcol sono due abitudini dannose per il cavo orale, mentre abitudini più salutari hanno un impatto benefico anche sul benessere di denti e gengive.
TUTTI GLI ARTICOLI DI ULTIME NOTIZIE
© Riproduzione riservata