Dal 2011, ogni 13 febbraio si celebra la giornata mondiale della radio. Una ricorrenza voluta dall’Unesco, per ricordare la prima trasmissione radiofonica delle Nazioni Unite, che si tenne nel 1946.
Il tema dell’edizione 2022 è “Radio e fiducia”, per sottolineare quanto questo mezzo di comunicazione, dopo oltre cent’anni, sia ancora fra i più accessibili, affidabili e seguiti. Un ruolo che permane nonostante le numerose teorie che ne ipotizzarono la scomparsa con l’avvento della televisione prima e di internet poi.
Per festeggiare, anche quest’anno Radiospeaker.it, la più grande radio community d’Italia, organizzerà una maratona radiofonica in diretta streaming dalle 10 alle 18. Nella giornata si alterneranno ospiti, speaker, editori, fonici e professionisti del settore fra radio nazionali, locali, web e universitarie.
La radio in Italia
In Italia, la prima trasmissione radiofonica si tenne il 6 ottobre 1924. Da quel momento sono passati 98 anni, ma la radio non ha perso la capacità di attrarre un pubblico variegato per età, preferenze musicali o di informazione, fasce orarie di ascolto.
Secondo gli ultimi dati raccolti dal Tavolo Editori Radio relativi al secondo semestre 2021, infatti, sono 34,5 milioni gli italiani che ogni giorno la ascoltano. Un dato in crescita rispetto al semestre precedente con un + 3,7% e allo stesso periodo del 2020 con un +2,3%.
I dati sono stati raccolti attraverso 120 mila interviste condotte fra il 19 gennaio e il 13 dicembre 2021 e diffusi all’inizio di quest’anno.
Le radio italiane più amate
In testa alle emittenti più amate si conferma RTL 102.5 con 6,5 milioni di ascoltatori (+1,8% rispetto al primo semestre 2021 e – 7,9% rispetto al secondo semestre 2020). Radio Rai ha scelto invece di confrontare i dati 2021 con quelli pre-pandemia del 2019 e ne emerge una crescita del +1,7% nel quarto d’ora medio e del 4,92% dello share, a fronte di un calo complessivo del 3% nel giorno medio. Nel dettaglio, sempre rispetto al 2019, Radio 2 cresce per ascoltatori del 12%, mentre Radio 1 del 6%.
Invece Radio 24 tocca i due milioni e 240mila ascoltatori medi giornalieri e conferma il successo dei servizi internet on demand. In particolare, i podcast raggiungono una media di download al mese di 6,3 milioni, per una durata media di ascolto di 45 minuti.
Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio che fanno capo al Gruppo Mediaset, si confermano insieme primo gruppo radio nazionale con il 19.4% di ascoltatori nel quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24 e il 36.5% di ascoltatori nel giorno medio. Radio Italia si conferma al quarto posto nella classifica e cresce del 3,5% rispetto al 1° semestre.
Per le radio del gruppo GEDI, Deejay, Capital e M2O, è positivo il confronto con il 1° semestre. Radio Deejay tocca i 4,8 milioni di ascoltatori, con una crescita del 4,8% nel giorno medio e del +2% nel quarto d’ora. Sui social, conta 1,1 milioni di follower su Instagram, 2,2 milioni su Facebook e 2,2 milioni su Twitter. Radio Capital registra 1,5 milioni ascoltatori nel giorno medio (+10,6%) e 136 mila nel quarto d’ora (+12,4%). Infine M2O cresce con un milione e 657 mila ascoltatori nel giorno medio (+11,4%) e 129 mila nel quarto d’ora(+18,3%).
Radio Kiss Kiss raggiunge i tre milioni e 398 mila ascoltatori nel giorno medio: circa l’8% in più rispetto al secondo semestre 2020 e il 19% nel quarto d’ora medio rispetto allo stesso periodo.
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